La prossima estate è un pensiero su cui tutti si soffermano, soprattutto quando è buio e le giornate sono corte e grigie e ancor di più quando il lavoro è pesante e insopportabile. Una meta da raggiungere. Un miraggio. Un'evasione.
La prossima estate, però, potrebbe anche essere sconvolta da un destino tragico e beffardo, crudele e irrimediabile.
Questo è quello che capita nel romanzo d'esordio di Alessandro Bruni, un noir a tinte forti, nitido e pulito nella sua determinazione.
Matteo, Andrea, Roberto e Fulvio sono amici da sempre. Quattro ragazzi che sono diventati uomini, che continuano a frequentarsi pur avendo preso ciascuno la propria strada. Fino alla sera della loro ultima cena insieme. Al momento di separarsi nessuno si immagina quello che la sorte ha in serbo per loro.
Casualità. Destini che si incrociano in una notte senza ritorno. Vite spezzate e misteri nebbiosi.
Questi sono solo alcuni elementi del romanzo di questo giovane avvocato bolognese e non serve aggiungere altro sulla trama.
Cio che importa è che si tratta di un noir a tutti gli effetti, che racconta una storia cupa e senza scampo, con una profonda discesa nell'animo dei protagonisti.
L'autore è abile nel condurre il lettore tassello dopo tassello, passo dopo passo, mostrando da diversi scorci temporali e dall'ottica dei diversi personaggi l'evolversi della storia.
La costruzione della vicenda è, infatti, il vero punto di forza del romanzo, anche se alcune dinamiche avrebbero avuto bisogno di essere più fluide e meno forzate, ma è un errore che si può perdonare a un esordiente.
Nel complesso La prossima estate è un romanzo onesto, senza velleità letterarie che esulano dalla volontà di raccontare una storia, in modo pulito, diretto e... noir.
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