Un uomo stanco e disilluso, cinico e sfrontato, un ex agente del FBI che ha deciso di fare l’investigatore privato per dedicarsi a storie di mariti cornuti e di ragazzi viziati scappati di casa. Una bella vita fatta di bevute, sigari e donne. Questo è quello che si aspetta Keith Coleman per il proseguio della sua esistenza… ma si sbaglia! Il suo ex capo non si è dimenticato di lui, del suo fiuto, della sua tenacia da mastino. E così lo svogliato investigatore si vede, suo malgrado, coinvolto in un’indagine, che va oltre ogni sua fantasia.

Un serial killer smuove l’opinione pubblica con i suoi efferati delitti, mentre oscure trame sembrano coinvolgere CIA, lobby economiche e organizzazioni criminali, il tutto in vortice di sospetti ed intrighi, azione e mistero.

Appuntamento fatale di Gregory K. Garrison, uscito nella collana i luoghi del delitto della Robin edizioni, è uno splendido esemplare del nuovo romanzo noir americano che vede in James Ellroy il suo maestro e profeta indiscusso.

Il ritmo del romanzo di Garrison è incalzante, le pagine scorrono veloci fra le dita mentre il protagonista disilluso e vissuto si inserisce perfettamente nella galleria dei duri da romanzo giallo della letteratura americana. Il periodare è stringato e veloce mantenendo alto il ritmo. I dialoghi secchi e scattanti accompagnano mirabilmente la narrazione della vicenda. Il protagonista è costruito a tutto tondo, immediatamente simpatico (come deve esserlo una canaglia), si muove agevole e sfrontato in una New York pulp e senza scrupoli.

La narrazione procede in un agevole prima persona e così dopo poche pagine si ha quasi l’impressione di sentire una voce fuori campo cha accompagna la vicenda, una voce cupa e ruvida, macchiata da troppi sigari e da troppi wischy… come non ricordare i film in bianco e nero anni cinquanta con uno spiegazzato Humprey Bogart.

Ma qui non c’è Humprey, ma bensì Keith Coleman suo risoluto epigono, dai modi spicci e dall’inattaccabile carisma e noi siamo al suo fianco… impermeabile ben stretto in vita, cappello calato in testa, sigaretta fra le labbra e una dannata voglia di bere qualcosa!