Stephen Leather è un prolifico autore internazionale di thriller, con più di venti titoli all'attivo, noto anche tra i lettori italiani. Il suo esordio risale al 1987, con Pay Off. Il suo primo romanzo pubblicato in Italia è La morte viene dall'alto (The long shot), uscito nella collana Segretissimo (Mondadori), nel 1995. Nel 2000, in uno speciale fuori collana, Segretissimo pubblicò un altro suo libro: La vendicatrice. Da alcuni anni, i suoi lavori vengono invece proposti da Piemme (L'uomo che uccide, Macabri resti, Debito di morte, La tentazione del crimine), sia in hard cover che in economica.

Private Dancer, pur essendo un bel romanzo, è purtroppo inedito in Italia. Una delle motivazioni è in verità facile da desumere: le scelte editoriali sono costrette a misurarsi "anche" con parametri di valutazione del mercato che esulano dal valore intrinseco delle opere. In questo caso, i lettori di Leather in Piemme sono abituati a romanzi che rispondono pienamente ai canoni del thriller. E Private Dancer può rientrare nella categoria thriller in senso assai lato. Ciò potrebbe, forse, disorientare i lettori della Piemme. Sta di fatto che, pur non essendo un vero thriller, è un romanzo in cui la tensione (il thrilling, quindi) non viene meno. Inoltre, è un'opera assai più "nera" di più di tanti giallo/noir che inondano le nostre librerie, usi a forzare la realtà verso la fiction, con risultati a volte esaltanti, a volte sconfortanti. Beninteso, non definirei Private Dancer nemmeno un giallo, per quanto il morto ci scappi, e salti fuori sin dall'incipit. Ed è un morto pure "ammazzato". Dall'io narrante, parrebbe. La sorpresa, giocata sulla differenza tra deduzione e fatto, alla fine non mancherà. Insomma, da buon professionista, l'autore instilla meccanismi propri della narrativa di genere in un lavoro sostanzialmente drammatico e mainstream.

Private Dancer racconta in modo appassionante la letale spirale di cause/effetti in cui va a cacciarsi il protagonista (un trentacinquenne scrittore di guide di viaggio), senza avere la capacità/volontà di uscirne, dopo essersi invaghito di una prostituta di un go-go bar di Bangkok. La relazione che segue è francamente più che realistica, a dispetto delle solite frasi su "qualsiasi riferimento a persone e [...]" che anche in questo caso è presente nel volume. Sono pronto a scommettere che dentro a questa storia non c'è solo l'osservazione attenta di una realtà a sé (con regole tutte sue) e la capacità di ascolto e di comprensione di una mente aperta. Ci deve essere anche un'esperienza diretta, personale (aggiungerei anche dolorosa e segnante), di un Leather più giovane. Insomma, si avverte chiaramente che le pagine sono intrise di vita "vissuta".

Il romanzo descrive il milieu dei bar thailandesi per stranieri, tratteggia profili di expat e di locali, racconta fatti travestendoli di fiction. Lo fa con minuzia di particolari e situazioni. Lo fa con sensibilità ed empatia, ma senza concessione alcuna al sentimentalismo. Con la capacità di uscire da se stessi e immedesimarsi in ogni personaggio, grazie anche alla scelta spesso rischiosa (ma qui efficace) di far narrare a ognuno il proprio punto di vista, a tratti disorientando il lettore, strappandolo ai facili pregiudizi per sottolineare piuttosto alcuni aspetti oggettivi di incomprensione tra diversi modi di pensare, evidenziando le differenti motivazioni e percezioni della realtà, e i conseguenti gap comunicativi, o piuttosto tutte le bugie, o le "false verità", o le irragionevoli illusioni che conseguono.

Private Dancer coinvolge emotivamente. E' spietato e adeguato nel rappresentare un mondo semplice e complesso insieme, dove abbandonare anche per un attimo il legame con la ragione può diventare dannatamente rischioso. Nel sottolineare i pericoli di tutto ciò, nel tentativo di distruggere ogni perniciosa illusione (forse per evitare ad altri di restare vittime di loro stessi, più che delle situazioni) Leather preferisce deliberatamente cancellare anche ogni speranza, ignorare ogni accertata eccezione. D'altronde, se un romanzo vuole rappresentare la cruda realtà, per dare un preciso avvertimento (potente, anche se indiretto e filtrato dalla narrativa), soffermarsi sulle eccezioni potrebbe risultare vanificante. Speranza e illusione sono due cose differenti, e Leather ha chiaramente deciso di sacrificare la prima pur di annullare la seconda.

Private Dancer è disponibile su Amazon, oppure lo si trova nelle librerie (anche degli aeroporti) thailandesi e singaporeane. E' scritto in un inglese molto accessibile, quindi non si preoccupi chi non è uso a leggere in lingua originale.

Prezzo: 15,95 dollari