A luglio tornerà Kerry Kross in edicola. Nella collana Max Graphic Novel ci sarà un numero specialissimo dal titolo Un rapimento incredibile. Sarà la ventitreesima avventura della celebre detective.

E per chi non sapesse chi è Kerry Kross, ecco la sua storia: spigliata e allegra universitaria si laurea in legge per seguire le orme paterne ma la sciagura si abbatte sulla sua famiglia. Il fratello minore muore per overdose, la madre di crepacuore e il padre viene ucciso da un collaboratore infedele. La legge non riesce a incastrare i colpevoli così Kerry, dotata di abilità naturale al tiro a segno si fa giustizia da sola.

Sin dai tempi dell'università era sotto osservazione da parte dell'FBI che le prospetta di fare il corso per diventare agente federale. Accetta, viene promossa a pieni voti. Kerry nutre un intimo affetto per la collega Melania Reynolds e allaccia successivamente una relazione amorosa con la moglie di Mister Harlington, uno dei massimi dirigenti federali. Quest'ultimo prova una forte attrazione sessuale nei confronti di Kerry Kross e quando scopre la relazione tra le due donne ha in testa una sola cosa: vendicarsi. Fare in modo che Kerry muoia. Compie la sua vendetta mandandola a sicura morte in un agguato dove invece Kerry rimane irrimediabilmente ferita. Una scheggia le si conficca nel cervello e non è più ritenuta idonea per il lavoro attivo. Si dimette dalla polizia federale e apre un ufficio di detective privata ed inizia la sua attività.

Donna di temperamento, audace, temeraria, sa che ogni istante può essere l'ultimo della sua vita e vive pericolosamente.

Kerry Kross appare con regolarità come co-protagonista anche nella serie Beverly Kerr, un'altra creazione del vulcanico e instancabile Max Bunker creatore tra l'altro anche di Kriminal, Satanik e Alan Ford.

Da una dichiarazione di Max Bunker:

I miei personaggi non sono mai semplici, né di superficie, né di sola esteriorità, né senza anima, non sono tagliati con l'accetta a metà tra un ipotetico bene e un ipotetico male, non sono quindi "o solo bianco o solo nero" ma hanno un'infinità di gradazioni e di sfumature nonché una loro precisa caratterizzazione interiore. Ci sono due correnti di pensiero nel fumetto. Una che sostiene di non dovere creare nel lettore alcun problema intellettivo, ma le storie devono correre via come acqua su tela cerata, la narrazione per la narrazione, infoltendo l'elemento del sogno a occhi aperti e nulla più. Questa pare sia la più popolare. La seconda è quella a cui appartengo per nascita e cultura, che vede il fumetto su un'ottica più introspettiva, di coinvolgimento del lettore nel quotidiano, con tutte le problematiche che fanno parte di noi, da quelle più evidenti a quelle più nascoste, sfiorando quelle sensibilità che la nostra società accentua o nega, approva o disapprova, sempre come elemento di sogno a occhi aperti, ma che può fare anche riflettere.