Non è esagerato scomodare lo spettro inquieto di Andrea Pazienza per questo romanzo a fumetti. "Romanzo" e non semplicemente "fumetto", perché la forma disegnata di quest'opera di Gipi si sposa alla meraviglia al racconto, in un unicum irripetibile.
In LMVDM. La mia vita disegnata male, l'autore ci svela appunto la sua esistenza. Tra fiction e realtà, veniamo a conoscenza di una vita tormentata, costellata di dottori chiamati a risolvere un dolente problema di natura sessuale. In questo altalenare di ricordi d'infanzia e adolescenza, di riflessioni sulla vita e sull'amore, di intarsi narrativi dipinti (e non semplicemente disegnati) con un tocco lieve d'acquerello a differenza delle illustrazoni in bianco e nero del resto del volume, si dipana la quotidiana, incredibile esistenza del protagonista.
Un tutto che si legge con voracità e col desiderio che non finisca mai. Chi non conosce ancora Gipi si faccia un regalo e legga questo "oggetto narrativo" di difficile definizione. Ma invece che provare a definirlo (è un fumetto con molte parolee? è un romanzo scritto a mano con qualche disegno sparso qua e là?), lo si prenda in mano, lo si legga, ci si lasci immergere in queste vicende comiche e drammatiche.
Un'opera che, indubbiamente, farà parlare molto di sé anche negli anni a venire.
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