In una Napoli anni Ottanta, torbida e provocante, si intrecciano i destini di due donne, una poliziotta napoletana e una psichiatra romana. Nulla accomuna Chantal Chiusano e Sara Steno, se non il fatto di avere sposato due pittori morti a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro: Giovanni Aiello, artista di grande talento ma di scarsa fortuna, e il famoso Michele Mosti, ucciso insieme alla sua giovane amante secondo un rituale raccapricciante, costruito come un'opera d'arte. Critici potenti, fragili antiquari, mercanti senza scrupoli, filosofi e giovani di belle speranze si aggirano sullo sfondo di una città inquieta, dove nulla è come appare. Arte, amore, gelosia, sesso, perversione: ingredienti forti per un giallo che appassiona fino all'ultima riga.
Verde napoletano di Letizia Triches (Pendragon) - pagine 320 - Collana I Vortici - 19
Letizia Triches è nata a Roma dove vive e insegna Storia dell¹arte. Ha pubblicato numerosi saggi di argomento artistico e, in particolare, ha collaborato con le riviste "Prometeo" (Mondadori) e "Cahiers d¹Art". I suoi interessi sono rivolti all¹uso simbolico del linguaggio visivo e agli scenari futuribili suggeriti dalla nuova arte digitale. Ama i gialli perché anche quello dello storico dell¹arte è un lavoro da investigatore. Questo è il suo primo romanzo.
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