Il romanzo di Nicola Verde, Un'altra Verità (Dario Flaccovio editore) ha vinto il Premio Editoria di Alta Qualità - III edizione 2008.

Il premio sarà assegnato all'autore il 10 dicembre 2008 alle ore 20,30 presso la Sala civica 28 Maggio (adiacente la Biblioteca) a Nave (in provincia di Brescia).

I vincitori delle varie sezioni sono:

Narrativa Italiana: Attraversami di Christian Mascheroni, Las Vegas edizioni

Storie di Storia: Alluminio, di Luigi Cojazzi, Hacca edizioni

Miglior traduttore: La Fortezza, di Robert Hasz, traduttore Andrea Renyi, Nottempo

Storie della Resistenza: La città invisibile, di Fabio G.Galli, Fulmino edizioni

Letteratura per adolescenti: Il bosco di Quadronno, Dario Malini, Libero di scrivere

Giallo: Un'altra verità, di Nicola Verde, Dario Flaccovio editore

Narrativa per l'infanzia: Due tartarughe sole, di Rahmandoost Mostafa, Serendipità

Quallità grafica: Storia dell'aeroplano, di Lawrence Ferlinghetti, L'Obliquo

Il Sistema Bibliotecario della Val Trompia intende conferire un riconoscimento particolare alla Società Cooperativa Serendipità per l'alto valore morale e civico del loro impegno editoriale.

A tutte le opere vincitrici verrà data la possibilità d'uso del Marchio di Qualità. 

Un'Atra verità di Nicola Verde (Dario Flaccovio Editore): Un servo pastore di Tonneddu Corrias – ricco possidente di Bonela – viene trovato ucciso, con la testa sfondata. E’ Narciso Aggius, un povero orfano ritardato, che Tonneddu aveva accolto per pietà cristiana.

Ma era davvero orfano? O non era piuttosto il figlio bastardo di Antonia Muscau, moglie di Tonneddu?

E Gesuino, figlio naturale di Tonneddu, può entrarci con quella morte? Guarda caso, sua moglie ha una relazione adulterina proprio con Narciso: ma soltanto con lui, oppure con qualcun altro all’interno della stessa famiglia?

Fino a che punto l’onore deve essere salvato? E’ per onore che Gesuino s’è suicidato? Potrebbe mai Tonneddu sopportare che la sua roba finisse nelle mani di un bastardo, per giunta ritardato? E che c’entrano Iaccu e Ceomo coi loro riti pagani?

Carmine Dioguardi, maresciallo dei carabinieri, avvierà questa nuova difficile indagine, muovendosi incerto tra storie crude e disagi personali, in un anno, il 1969, che vide il rapimento e l’assassinio Lavorini e i fatti di Pratobello, con l’opposizione dei pastori nuoresi all’installazione di un poligono militare che avrebbe occupato i terreni destinati al pascolo.

Fino al risultato finale, dove si scoprirà che niente è come sembra.

Nicola Verde. 1951, campano, è sposato, ha un figlio e vive a Roma dove lavora. Suoi racconti sono presenti in numerose antologie, riviste, quotidiani e siti internet. Ha ricevuto importanti riconoscimenti in premi dedicati alla fantascienza, al fantastico e al giallo. Il suo romanzo Sa morte secada (Dario Flaccovio, 2004) è stato finalista al premio Scerbanenco.