Dopo il bel film di Michele Placido con: Stefano Accorsi, Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Anna Mouglalis, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Gianmarco Tognazzi, Elio Germano e Francesco Venditti, uscito il 30 settembre 2005 - 150 minuti - la banda della Magliana ritorna in azione da lunedì 10 novembre 2008 alle 21.00 su Sky Cinema 1 e Sky Cinema HD in dodici episodi da cinquanta minuti nel nuovo Romanzo criminale.
A ripercorrere la sua ascesa e caduta nel corso degli anni Settanta e Ottanta ci sono le nuove facce di Francesco Montanari (il Libanese), Vinicio Marchioni (il Freddo), Alessandro Roja (il Dandi), Marco Bocci (Scialoja), Daniela Virgilio (Patrizia) e Alessandra Mastronardi, Eva dei Cesaroni, nel ruolo di Roberta la ragazza del Freddo.
La schermitrice aveva avuto un invito per l’anteprima dei primi 100 minuti del nuovo Romanzo criminale ma era incerta se andare.
Primo perché aveva sempre dubitato dei rifacimenti (soprattutto dopo avere già apprezzato il libro di De Cataldo e il film di Placido) e secondo perché l’anteprima sarebbe stata al Capitol di cui conservava un travagliato, seppur divertito, ricordo.
Due anni prima, infatti, uscendo da una porta di sicurezza lasciata aperta alla fine dell’ultimo spettacolo, era rimasta intrappolata nelle scale. Quando si era resa conto dell’errore, le porte di tutti i pianerottoli erano già chiuse (compresa quella da cui era appena uscita) e una volta al piano terra (dopo parecchi gradini percorsi a tentoni nel buio) si era trovata davanti a un’ulteriore porta a vetri, affacciata su strada deserta, sbarrata.
A nulla era valso risalire e bussare dappertutto. I vari “apriteeemi!”, anche se pacatamente allarmati, non venivano uditi per via della musica alta dei titoli di coda e delle chiacchiere degli ultimi addetti ai lavori che si salutavano disquisendo di shopping e fidanzati.
Il cinema stava chiudendo.
Fortunatamente dopo tre quarti d’ora, che erano sembrati eterni, era riuscita a rintracciare degli amici col cellulare, che sconcertati dalla sua sparizione erano rimasti ad attendere in strada e si era provveduto a liberarla.
La visione di questa nuova produzione di Romanzo criminale alla fine però ha vinto ogni scetticismo. I nuovi film lavorano sulle tracce narrative poco sviluppate nel lungometraggio del 2005 e le ricostruzioni sono accurate.
Fotografia, location, musiche, abiti e trucco-parrucco spingono a un realistico tuffo nel passato, soprattutto nel riconoscere: arredamenti, auto, tristi maglioncini con disegni geometrici sul davanti e certi baffi sotto alle capigliature incolte. L’unico appunto che si può fare forse è la vista di alcune teste rasate che in quel periodo non si vedevano (quelle di Telly Savalas e Yul Brynner venivano considerate eccezioni).
Un anno e mezzo di riprese per ricostruire le vicende della banda e per ricreare il contesto in cui si muoveva.
Nelle pieghe del libro ci sono molte storie non raccontate che qui non mancano. I nuovi interpreti, più realistici e feroci di quelli di Michele Placido, fanno paura. Le inquadrature sono ruvide, le luci impietose e la parlata romana è talmente stretta che in alcuni momenti l’occhio corre inutilmente verso il basso in cerca di didascalie.
Nel film del 2005 tutto era compresso, qui invece l’azione si dilatata, avvince e fa venire voglia di vederne ancora.
Che le uscite di sicurezza siano con voi!
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