Vorreste liberarvi del vostro vecchio catorcio ma non volete sprecare denaro per rottamarlo? Semplice. Potete sempre abbandonarlo nel parcheggio di un multisala! Ormai pare un’usanza consolidata.
La notte di Halloween la schermitrice ha parcheggiato accanto a una di queste macchine coperta da due anni di polvere e ragnatele (comunque in tema con la serata). L’assicurazione era scaduta ai primi del 2007.
All’ingresso del cinema i cassieri erano truccati da Dracula (ormai, con quello che costano i biglietti) con realistici canini e inquietanti lentine agli occhi, mentre le pizze al taglio venivano servite dai teppisti di Arancia Meccanica con tanto di bastoni e sospensorio.
Nell’atrio troneggiava il cartonato del film Un gioco da ragazze “Hai visto?” Le aveva fatto notare l’amico Bernardo “il film ha partecipato alla Festa del cinema di Roma ed è stato vietato ai minori di 18”
“Apperò!” Ora si che i ragazzini correranno a frotte. La vecchia medievale censura è sempre un ottima pubblicità e poco importa se alla proiezione del 25 ottobre la critica ha definito il film archiviabile e afflitto da tantissimi problemi, non ultima l’ingenuità del ventiquattrenne regista Matteo Rovere, tanto da chiedersi il perché di questa incauta partecipazione a una manifestazione così importante.
La schermitrice e Bernardo avevano letto il romanzo del persicetano Andrea Cotti un paio d’anni fa.
“Se tanto mi da tanto, quel libro mi era piaciuto una cifra!” Aveva insistito Bernardo infervorato.
“Beh! Andrea Cotti, che è anche editor per la Mondadori e sceneggiatore, se la cava nei dialoghi”
“Non vedo l’ora di vedere il film”
“Riproponeva una storia alla Erika e Omar se ben ricordo…”
“…I tre famigliari della sedicenne Elena massacrati a coltellate, la torbida vicenda col fidanzatino, la droga, le perversioni, i tradimenti e la noia…”
“Già, la noia… Vita, l’Ispettrice, che per lavoro deve affrontare la morte e soffre di mal di testa come la Kay Scarpetta della Cornwell e Carmelo Pecora, l’Ispettore (che esiste davvero e lavora per la Scientifica di Forlì) che risolve il caso…”
“Non ti sento convinta…”
“E’ che nel libro si sollevava un gran polverone per finire con un assassino (che come nei film di Dario Argento non è mai quello che sospetti da subito ma il più improbabile in assoluto), che fa tutto quell’ambaradan per caso e, non pago, muore pure inciampando sul suo stesso coltello… Non oso pensare cosa ne è uscito al cinema…”
“Certo che non ti va mai bene niente! Ma le attrici almeno saranno carine”
“Sicuramente giovani, belle e dannate…”
“Allora vorrà dire che appena esce, il 7 novembre, andrò a vedermelo da solo!”
“Bravo, poi mi racconti”
“E che mi dici del nuovo film con Colin Farrell ed Edward Norton?” additando il cartonato di Pride and Glory di Gavin O’Connor
“Crudo. I poliziotti buoni che combattono quelli cattivi. Ridicola scazzottata su finale retorico. Un film che non si risparmia comunque in colpi di scena e di ferro da stiro… ”
“L’hai già visto?”
“L’ho già visto”
“E stasera allora cosa guardiamo? The orphanage, Saw V e Frontièrs devono ancora uscire”
“Mmmh, fammici pensare”
“E se ci vedessimo AlbaKiara?”
“E se ti prendessi a calci nel sedere?”
Che lo schermo sia con voi!
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