Tra i meandri del giallo classico…
Ho conosciuto Enrico Luceri alla presentazione del libro (censura personale) a Siena. Signore elegante, distinto, gentile e colto. Tanto gentile da avermi fatto dono del libro Le colpe vecchie fanno le ombre lunghe di lui medesimo, Prospettiva 2008, con una dedica che mi ha fatto piacere. Lo dico perché il mio giudizio può essere involontariamente condizionato da questo gesto ed è bene che i lettori ne siano al corrente. D’altra parte mi sono sempre comportato così.
Dunque andiamo al sodo: prefazione brillante di Sabina Marchesi e Massimo Pietroselli più otto racconti, otto sfide alle cellule grigie. Vecchi compagni di scuola che si ritrovano insieme invitati da…non si sa chi, liti, gelosie, ricatti, patti scellerati, ricordi terribili di un tempo passato che riaffiorano, vecchie fotografie, canzoni sinistre, angoscia, paura, vendetta.
Mogli, mariti, domestiche, segretarie, dottori, avvocati, architetti, figli i figlie, portieri e portiere, commissari e commissarie, ragazzi e ragazze che ruotano in uno spazio ristretto, tutti vivi con piccoli tocchi di classe.
E poi riecheggiamenti di capolavori, indizi sparsi ad arte, colpi di scena (è lui o non è lui?), travestimenti, ombre paurose che si aggirano per le case ( un po’ di gotico non guasta) prosa asciutta, precisa, lineare, con qualche sbandata verso l’enfasi della paura.
A me m’è garbato.
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