Ferragosto. Sarebbe stato il suo ultimo omicidio. Come killer era malvisto dall’organizzazione che lo stava braccando, dato che sapeva troppo e che aveva fatto degli errori. Anche la polizia era sulle sue tracce e lo avrebbe trovato. Diresse l’auto al mare. Guidò con calma e arrivò nel primo pomeriggio. Era caldo, non c’era in giro nessuno. Si avviò con la macchina lentamente sul lungomare. Continuava a pensarci: un altro morto e basta. Arrivò all’altezza del pontile. Lì girò di scatto e accelerò. L’auto scansò i bagnanti che per ultimi tornavano dal mare. Infilò il pontile a tutta velocità. Un altro morto pensava… Lanciò l’auto contro la ringhiera che spazzò via. La macchina si librò oltre il pontile, verso il mare, quasi volesse prendere il volo. Un salto di una ventina di metri e precipitò in acqua, dove scomparve in pochi secondi.

 

apparso nel blog http://robertosantini.splinder.com/?from=12

 

Roberto Santini vive e fa l'insegnante a Firenze. È iscritto all'Ordine nazionale degli Psicologi. Ha scritto diversi racconti premiati e segnalati in importanti premi letterari. Ha pubblicato  i romanzi La regola del male (ConTatto Edizioni, 2006) e A luce spenta (Editrice Laurum, 2007), mentre un terzo romanzo sta uscendo sempre per i tipi dell'Editrice Laurum.