C'è una cosa per cui mi serve il tuo aiuto, 007. Sul momento i dettagli sono un po' nebulosi, ma ho la sensazione che diventerà una questione di vitale importanza. Hai mai sentito parlare del dottor Julius Gorner?
È un nome che resterà impresso in maniera indelebile nella mente di James Bond. Il nome di un uomo che non conosce regole se non quelle che gli detta il suo ego smisurato; un uomo la cui ricchezza è inferiore soltanto alla sua stessa brama di potere; un uomo che non si ferma di fronte a nulla. Costretto a prendersi una lunga vacanza dopo un caso particolarmente delicato, Bond viene richiamato d'urgenza dai servizi segreti in seguito a una serie di eventi che sembra portare dritta verso una catastrofe globale: un misterioso omicidio nella squallida periferia di Parigi, un giro anomalo di stupefacenti che rischia di travolgere l'Inghilterra e un aereo di linea britannico scomparso nei cieli dell'Iraq. Giunto a Parigi, Bond trova una complice in una giovane affascinante di nome Scarlett Papava. Con l'aiuto di quest'ultima, rintraccia il diabolico Gorner, che si rivelerà essere uno degli avversari più temibili mai incontrati. Mentre l'incubo della Guerra Fredda è al suo apice, Gorner trascinerà l'agente 007 nell'angolo più recondito del mondo, il suo covo segreto nel deserto, sfidandolo in un gioco mortale. Ma, ora che è tornato, Bond non ha nessuna intenzione di perdere.
Scritto per celebrare il centenario della nascita di Ian Fleming, Non c'è tempo per morire, sequel ufficiale della celeberrima serie sull'agente 007, continua in maniera magistrale il filone James Bond, aggiungendo un nuovo, avvincente capitolo alla vita della spia più famosa del cinema e della letteratura.
Sebastian Faulks Al pari di Ian Fleming, ha iniziato a lavorare come giornalista, collaborando con i principali quotidiani di Londra dal 1978 al 1991. Contemporaneamente, ha avviato la carriera di scrittore e ogni suo libro ha ottenuto successo di pubblico e critica. In particolare la saga Human Traces e Il canto del cielo (Tropea, 1995). È inoltre l'autore di una triplice biografia, The Fatal Englishman, e di un libro di parodie letterarie di altri scrittori, Fleming compreso, intitolato Pistache. Il suo primo incontro con i romanzi di Bond avvenne quando aveva dodici anni: siccome a scuola erano proibiti, lui li leggeva di notte di nascosto, alla luce di una pila tascabile. Vive a Londra, a Notting Hill, con la moglie e i loro tre figli.
Ian Fleming Creatore di James Bond, nacque a Londra il 28 maggio 1908. Nel 1952, facendo tesoro dell'esperienza acquisita durante la Seconda guerra mondiale come assistente del responsabile dei Servizi Segreti della Marina britannica, scrisse il suo primo romanzo, Casinò Royal, con il quale fece conoscere l'agente 007 al mondo intero. Divenne inoltre corrispondente dall'estero per il «Sunday Times» e cominciò a trascorrere, ogni inverno, due mesi in Giamaica. Fu soprattutto lì, nella sua casa chiamata Goldeneye, che scrisse i successivi romanzi su 007, nei quali riversò i suoi interessi (automobili, viaggi, cibo raffinato e belle donne, oltre alla passione per il golf e il gioco d'azzardo) e che avrebbero poi venduto milioni di copie in tutto il mondo. Fece in tempo a vedere due soli film di Bond, Agente 007 Licenza di Uccidere e Agente 007 Dalla Russia con amore: morì infatti di infarto nel 1964, all'età di cinquantasei anni.
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