È uscito nel mese di ottobre del 2007, per la casa editrice viareggina Giovane Holden Edizioni, il quinto romanzo della giovane e promettente autrice, alessandrina di nascita ma torrellaghese d’adozione, Francesca Monica Campolo dal titolo Le ombre lunghe.
Thriller intenso e intrigante, ambientato tra Viareggio e Roma, il libro inizia con il ritrovamento del cadavere di una persona, senza che venga spiegato chi sia questa persona né chi l'abbia uccisa.
La narrazione, che ruota intorno a una giovane donna, Nadia Martini, misteriosa proprio per la sua apparente semplicità, prosegue poi con gli antefatti, raccontando, nell’arco di qualche anno, le circostanze che hanno portato a quell’omicidio.
Il lettore farà così la conoscenza oltre che della protagonista, che nel corso della vicenda si scoprirà essere ben diversa da come viene presentata all’inizio del romanzo, di numerosi personaggi di contorno tutti molto credibili e ben delineati.
Altra caratteristica fondamentale del libro, volta a far luce sulla vita, le frequentazioni e gli amori di Nadia Martini, è lo sfalsamento tra le vicende presenti che la riguardano, che si svolgono in una Viareggio descritta con una dovizia di particolari davvero ammirabile, e quelle passate, ambientate in una Roma nera, torbida, sfondo ideale per le storie che si svolgono in quel luogo.
Lo stile scarno e incisivo e la capacità dell’autrice di narrare con estrema credibilità oltre alla vicenda nera, che si ispira in alcuni tratti ad una storia vera, anche fatti della vita quotidiana dei personaggi, che potrebbero riguardare la maggior parte della gente comune, rendono poi quest’opera avvincente e di piacevole lettura.
Fondamentali nel libro allo stesso modo dei personaggi sono le crisi di panico, descritte con molta precisione e accuratezza, che affliggono la protagonista e danno il via alla vicenda narrata nel romanzo.
Da sottolineare infine che l’unico personaggio reale che compare all’interno del testo è il pittore viareggino Gioni David Parra.
Nel libro infatti viene citato e vengono descritte le sue opere.
Una sua tela, nera e cupa come la vicenda narrata ma di grande impatto, è stata inoltre utilizzata come copertina del romanzo.
Alla luce di quanto scritto fin’ora non si può che lodare la Giovane Holden Edizioni, casa editrice coraggiosa capace di scommettere su autori quasi emergenti e affermare, senza paura di smentita, che questo libro avvincente e incalzante, di cui è vivamente consigliata la lettura ad ogni appassionato di buona letteratura noir, terrà il lettore incollato alle sue pagine finchè non sarà giunto alla conclusione.
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