L'asfissiò nel bagagliaio e partì on the road. Finalmente avrebbero fatto le vacanze insieme.
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La strangolò senza lasciare impronte perchè lo rimproverava di non trattarla con i guanti.
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Confessa! Hai avvelenato tua moglie per incassare l'assicurazione e fuggire ai Caraibi con la segretaria.
Lo confesso, ma vi prego non ditelo a mia cognata.
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Troppe discussioni su quali programmi tv guardare. Le tappò la bocca per sempre infilandole il telecomando in gola. La tv uccide il dialogo.
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La obbligava a portare la pistola per difesa personale. Lo uccise con l'ultimo colpo in canna. Amava sentirsi indifesa.
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Strozzava le sue vittime tra le 14 e le 15. Un impiegato che non voleva stare con le mani in mano anche durante la pausa pranzo.
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Il venditore porta a porta la uccise colpendola con l’aspirapolvere. Voleva fare pulizia.
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In quel motel accoltellavano un cliente a settimana sotto la doccia. Il proprietario finì sulla sedia elettrica e sul guinness dei primati alla voce "cinema".
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La cartomante non capì che quel cliente deluso l'avrebbe impiccata. La lezione n. 9 del corso per corrispondenza non le era mai arrivata.
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Il claustrofobico era troppo espansivo e la fidanzata se ne liberò regalandogli una Smart.
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I tarli di un vecchio armadio divorarono il restauratore. Anche loro avevano l’istinto di conservazione.
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Il timido uccise l’estroverso perché lo derideva allo specchio. Arrestarono il suo analista come mandante.
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Il cadavere del maggiordomo aveva un ghigno soddisfatto. Stavolta il suo alibi era perfetto. Ma si sbagliava; il caso venne archiviato come suicidio.
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Caro assassino, quando mi ucciderai ricordati che devi morire.
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Si liberò del cadavere in fretta. Gli scadeva il parchimetro e volle evitare guai più seri.
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Il dentista umorista non ebbe scampo. Il paziente girò il trapano e gli trafisse il cuore. La battuta su quelli senza barca non faceva ridere.
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La rinchiuse nella torre del castello e gettò la chiave. Non era un cavaliere.
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Lo finì a bastonate perchè si era mangiato tutte le carote.
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Lo sparo risuonò nella galleria buia. All'uscita, l'assassino si voltò ed ebbe un ultimo pensiero per la vittima: "Se solo non ti fossi scordato la torcia".
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Identificarono il cadavere del turista giapponese scomparso dal numero di matricola della sua macchina fotografica.
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Il sommelier non morì al primo assaggio. L'astemio fanatico aveva usato un veleno più buono di quel vino.
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L'edicolante finì nei necrologi travolto dalla catasta degli allegati invenduti dei quotidiani.
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Cadde sotto i colpi avvelenati sparati con la cerbottana dall'amico d'infanzia. Dopo quarant'anni rivoleva le sue biglie colorate.
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Il clown si liberò del trapezista colpendolo con la donna cannone. Voleva essere l’unico con la testa fra le nuvole.
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Lo studente (detto il corto) colpì l’insegnante (detto il lungo) secondo il Principio di Archimede. Non lo avrebbe più bocciato.
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Cronaca nera: ucciso dai colpi di mitragliatrice sparati dalla suoneria di un cellulare.
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Lo trovarono stecchito nella cabina delle fototessera. Un colpo di flash.
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lo uccise sulla spiaggia. Lo infilzò con il buco della ciambella di salvataggio. La vittima non sapeva nuotare e l'assassino odiava fare i buchi nell'acqua.
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Il vinaio spillò con sicurezza la botte piccola. Un sorso e morì. Dalla botte grande si udì un divertito gorgoglio.
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L'incendiario finì all'inferno. I benefici del patteggiamento.
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Era tanto infido quanto basso. Il suo braccio destro lo investì con la mini-moto. Una morte alla sua altezza.
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Trovarono il corpo del grande manager nella vasca degli squali. Ci si era tuffato per allenarsi al nuovo incarico; ma non era poi così grande.
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GNAM-GNAM!... TLOC-TLOC. Al "Cannibale" piaceva fare due passi dopo mangiato.
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Il ferramenta colpì alla tempia con uno sparachiodi il suo cliente più pignolo. E' sempre meglio provare prima di acquistare.
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Il turista seduto al bar in via Veneto sa che è giunta la sua ora. Un ultimo sorso alla cola ghiacciata; socchiude gli occhi; chiede il conto.
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I sogni uccisero gli incubi in una notte di luna piena. L'ex licantropo fece i milioni giocando al lotto.
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Il pescatore fu ucciso per errore durante una battuta di caccia. Ora sapeva cosa vuol dire essere un pesce fuor d'acqua.
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