In libreria un romanzo di un autore amato e conosciuto in tutto il mondo dai lettori di fantascienza, di fantasy, di horror e thriller.

L'autore in questione è Dan Simmons che questa volta ci regala un thriller che, riteniamo, i lettori ricorderanno a lungo. Un thriller, dal titolo La scomparsa dell'Erebus (The Terror, 2007), che ha in sè anche elementi horror e fantascientifici dato che l'autore sa miscelare molto bene tutte queste componenti

Dan Simmons è nato nel 1948 a Peoria nell'Illinois. È laureato in Pedagogia e, dopo aver fatto per circa un ventennio l'insegnante elementare ha iniziaro a scrivere e con il racconto The River Styx Runs Upstream, inviato nel 1982 a Twilight Zone Magazine, vince il Rod Serling Memorial Award.

In quegli anni esplode il fenomeno Stephen King, che sicuramente porta l'autore a scrivere anche romanzi horror come Song of Kali del 1985, (in Italia Il canto di Kalì, 1993 — Iperfiction) e vince il World Fantasy Award. Altre opere fondamentali di Simmons sono Carrion Confort (Danza Macabra, 1992 — Iperfiction), Summer of Night del 1991 (L'estate della paura) e il suo seguito A Winter Haunting del 1992, quest'ultimo rimasto incredibilmente inedito sino ad ora. L'autore ha scritto anche capolavori di fantascienza, come Hyperion e la Caduta di Hyperion, per arrivare ai recenti Ilium (2003) e Olympos (2005).

L'autore ha scritto oltre venti romanzi e molti racconti nella sua carriera costellata di premi (un Hugo Award, due World Fantasy Award, un Theodore Sturgeon Memorial Award, otto Locus Award, vari British Fantasy and Sci-Fi Award e quattro Bram Stoker Award). È uno scrittore le cui opere sono difficili da collocare all'interno di un preciso filone letterario: grazie alla solida cultura, Simmons è abilissimo a mescolare insieme i generi più vari come fantascienza, fantasy horror, noir, storia ecc.

Molto spesso i suoi romanzi sono talmente pieni di materiali e idee da poter essere utilizzate per molti altri romanzi ancora, a riprova della suo straordinario talento e della sua incontenibile fantasia.

Il 19 maggio 1845, l'Erebus e la Terror, due velieri agli ordini di Sir John Franklin e di Francis Crozier, salpano dall'Inghilterra alla ricerca del leggendario Passaggio a Nordovest; verranno ritrovati anni dopo intrappolati nel ghiaccio artico. Sulla base di un documentato episodio storico, Simmons racconta, con la consueta forza immaginativa, un'allucinante avventura.

Gli equipaggi delle due navi, bloccati nella morsa del freddo e sprofondati nel silenzio spezzato solo dagli scricchiolii del ghiaccio e dalle tempeste di fulmini, si ritrovano a lottare contro gli elementi, ma anche contro la disperazione e la follia, sempre pronta a insinuarsi nelle menti dei marinai dispersi. Quando, alla morte di Franklin, prende il comando della spedizione Crozier, capitano della Terror, il terzo inverno sulla banchisa è vicino e i superstiti si preparano ad affrontarlo nella speranza di resistere fino al disgelo. La situazione è prossima al disastro: le provviste scarseggiano e lo scorbuto comincia a mietere vittime. Tra ammutinamenti, crisi ed episodi di cannibalismo, l'isolamento non sembra però la minaccia peggiore. Mentre una giovane esquimese muta, soprannominata Lady Silence, si muove indisturbata sulla Terror e sparisce per giorni, insensibile a freddo e fame, sembra fare la sua apparizione una creatura sconosciuta, intelligente e malevola, che si aggira tra i ghiacci e dà la caccia agli uomini dell'equipaggio, uccidendoli a uno a uno...

La scomparsa dell'Erebus di Dan Simmons (Terror, 2007, Traduzione G. L. Staffilano, Mondadori, collana Omnibus, pagg. 757, euro 20,00)

ISBN 978-88-04-58002-7