Sembra la sceneggiatura di un film noir in bianco e nero questo romanzo di Sonia Bucciarelli, giovanissima studentessa al suo esordio letterario.
La location è una cupa e misteriosa Urbino universitaria, popolata di presenze inquietanti, perfetta persino nella scelta della fortezza di Albornoz come lugubre simbolo della città.
La storia, a metà fra il romanzo nero e il giallo poliziesco, intercalata da improvvise incursioni filosofeggianti, interpreta bene la dimensione esistenziale di una generazione fragile, sospesa fra il timore del futuro e il disagio del presente.
Il quotidiano si trasforma in un incubo per chi, in cerca della verità, trova intorno a sé solo finzione e alienazione. È il caso di Claudia, giovane ispettrice di polizia, incaricata di indagare sulle misteriose scomparse di studenti universitari. Traumatizzata dalla morte del suo compagno, vive ambiguamente tormentata e rassicurata dalla presenza di un’“ombra nera”; un’“anima dannata” che non vuole o non può escarnarsi del tutto la segue, le appare in sogno, le “vola” intorno, l’avvolge nel suo mantello... (dalla presentazione di Emilia Longheu)
Scomparsi a Urbino (Tabula Fati) di Sonia Bucciarelli - ISBN-978-88-7475-144-0 - Pagg. 112 - € 7,00
Sonia Bucciarelli è nata nel 1985 a Guardiagrele (CH). Si è diplomata al liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti ed è iscritta alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università “Carlo Bo” di Urbino. Ama il cinema, la letteratura e la musica. Scomparsi a Urbino è il suo primo romanzo.
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