"Quello che veramente ami rimane, il resto è scorie.
Quello che veramente ami non ti sarà strappato.
Quello che veramente ami è la tua eredità."
Questi versi di Ezra Pound danno il titolo al romanzo di Riccardo Arena e nello stesso tempo accompagnano, come una colonna sonora, le vicende di Enrico Corolla, detto il Tunisi, nella Milano degli anni di piombo. Infatti è l'amore il motore trascinante: amore per un'idea, amore per una donna, amore per una guerra, amore per uno sport.
Quello che veramente ami è perciò, più di ogni altra cosa, un romanzo di passioni, totalizzanti, estreme, definitive.
Enrico, fascista fino all'osso, racconta al suo compagno di cella, dopo quindici anni passati in carcere, la sua storia, gli anni della propria giovinezza, trascorsi nella lotta di classe, tra scontri, pestaggi, politica, rugby, terrorismo, ideali e amici uccisi. Un giorno però Enrico incontra Monica, comunista, compagna rossa dura e pura, e questo incontro sconvolge la vita di entrambi. I due si innamorano e la loro storia tanto profonda, quanto tormentata, porterà al sacrificio estremo di Enrico.
Riccardo Arena costruisce un romanzo coinvolgente ed emozionante e sullo sfondo di una Milano reale e tormentata, impianta una storia dal grande impatto emotivo, fantasiosa, ma non troppo, con radici profondamente avvinghiate a uno spaccato doloroso della nostra storia recente.
Forse la costruzione della trama basata su un flash back esplicito e dichiarato pecca di ingenuità, ma nel complesso funziona e regge il patto con il lettore.
Impossibile non citare alcuni capitoli dall'impatto devastante, dove l'autore raggiunge livelli stilistici e poetici molto elevati, dove il lettore fatica a trattenere la commozione e dove il coinvolgimento è totale. Come è naturale, soprattutto in un romanzo d'esordio, il livello non è sempre costante e a questi passaggi si alternano momenti di stallo, dove la tensione narrativa si abbassa e la vicenda tende a trascinarsi.
Nel complesso si può perciò parlare di un'opera prima di buon livello, che riesce ad affrontare temi, già spesso protagonisiti di opere letterarie, sotto una luce nuova, senza sfociare nella banalità o nel clichè, ma sottolineando gli aspetti ancora non detti di una realtà dura e dolorosa.
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