Da qualche giorno è iniziata sul nostro sito la pubblicazione a puntate di La sindrome di Jaele (racconti/6395).
La trama di questo terzo giallo di Stelvio Mestrovich dal titolo La sindrome di Jaele trae spunto sia dalla vicenda biblica di Debora e Sisara sia dal dipinto Jaele e Sisara del pittore napoletano Jacopo Amigoni custodito nella Sala del Brustolon del Museo del Settecento Veneziano a Ca' Rezzonico.
L'eroina Jaele è rappresentata nell'atto di conficcare un grosso chiodo nella tempia del dormiente Sisara, generale sconfitto dei Cananei. La giovane ha la luce di una santa che guarda al cielo, sicario divino. E Sisara, dopo la prodigiosa disfatta del suo forte esercito, dopo la fuga e dopo essere stato accolto nella tenda della moglie dell'alleato Aber, passa inconsapevole dal sonno alla morte.
L'ispettore capo Giangiorgio Tartini si trova alle prese con un serial killer che uccide solo arabi senza apparenti motivi, nel nome di Jaele, suscitando così una violenta reazione della comunità musulmana nei confronti degli ebrei guidati dal rabbino Shmuel Roberto Lazar.
Una storia avvincente con un finale a sorpresa, a cui fanno da sfondo una Venezia di fine anno, battuta dalla pioggia e imbiancata dal nevischio, e una travolgente passione amorosa tra l'ispettore capo Tartini e la prostituta Mitzi.
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