All'interno del supermarket stanno tutti immobili e silenziosi. Guardano. Tossico Uno chiude il sacco dove ha fatto versare tutti i soldi alla cassiera mentre tossico Due si fa consegnare portafogli e gioielli dalla gente. Adesso se ne vanno, pensa Kappa. E invece no. Tossico Due gli si ferma davanti, e fissa il polso. Oh no !
"Dammi quell'orologio!" Comanda.
"No per favore - fa Kappa - è un ricordo di famiglia, era di mio nonno, ha un sacco di anni e di storie, lo teneva al polso quando io ero bambino ed andavamo insieme a pescare. E poi vedi, è d'acciaio, non vale nulla ..."
"Dammi subito quell'orologio, bastardo!" Urla il tossico, colpendolo con la canna della pistola sotto il naso.
Già, la pistola. Kappa, con espressione smarrita, se l'è studiata bene, sin dall'inizio.
"Va bene, va bene!" Si piega in avanti e mette giú la mano come per sfilarsi l'orologio ma ...
... un nanosecondo più tardi c'è un lampo d'acciaio e la gola di Tossico Due si apre da un orecchio all'altro. Con un unico movimento Kappa continua il colpo circolare ruotando l'impugnatura e pianta 90 mm di ATS34 nella cavità orbitaria sinistra di Tossico Uno alle sue spalle. Fatto esplodere l' occhio la punta di lama spacca la lamina ossea e trancia di netto le connessioni del mesencefalo. Calciando all'indietro di sinistro Kappa stacca il cadavere dalla lama e mentre Tossico Due si sta afflosciando in avanti ne blocca la caduta piantandogli l'Applegate-Fairbairn sotto il mento. La lama insanguinata esce dalla bocca di Tossico Due, esce da sotto la lingua.
E' ancora cosciente.
"Ti piace la violenza, eh ragazzo? Bhé, QUESTA è la violenza!"
Poi lo lascia cadere nel sangue che esce ancora a fiotti dalle carotidi squarciate. E nella pozza di sangue che si allarga i due corpi sussultano, ancora per un po'.
... La ragazza lì vicino non aveva compreso cosa fosse accaduto. Un attimo prima quei due brutti ceffi erano li', davanti e dietro al tizio con la faccia dura. E l'attimo dopo erano entrambi a terra ... a terra (o mio Dio !) in una pozza di sangue. Inizio' a urlare ...
"Ma le pistole erano finte!" fa il poliziotto.
"E io, come facevo a saperlo!?" fa Kappa, con espressione smarrita.
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