L’onore è più forte della carne…

Di solito a leggere i miei libri, quando il tempo lo permette, vado all’aeroporto di Ampugnano vicino al mio paese, dove c’è una bella passeggiata. Qui posteggio la macchina, prendo il libro, cammino, leggo e scambio due parole con i soliti tre o quattro gatti. Buongiorno professore, buongiorno, come va, va bene, e lei, mah si tira avanti da vecchiarelli, la prostata professore, a chi lo dice, a volte devo fa’ delle corse pe’ anda’ a’ i gabinetto, la mi moglie poi, piccinina, anche lei, sapesse, e lo so lo so, buongiorno professore, buongiorno, bella giornata eh, fossero tutte così, quando tira vento mi viene un torcicollo, mi fa un male cane, meno male oggi è bella, meno male, meno male, ma lo sa professore, che cosa, il figliolo di quella che sta lì di fronte a, che gli è successo, è morto, no ma se era la salute in persona, chi l’avrebbe mai detto, siamo tutti di passaggio, eh sì, di passaggio, arrivedella, arrivederci… Insomma cammino e leggo con intermezzi vari che ti tirano su il morale.

Questa volta non ci sono stati discorsi del genere. Ho preso il libro in mano e non ho staccato gli occhi dalle pagine di questo Acqua storta di L.R.Carrino, Meridiano Zero 2008, per circa un’ora. Giovanni è figlio di un boss mafioso, Don Antonio detto Acqua Storta. Marito di Mariasole. Amante di Salvatore. Una storia rivissuta dal protagonista. Gli ultimi tre giorni. Un inabissarsi nel mondo della violenza, del sesso schifoso e brutale, nell’annullarsi della persona. Droga, sesso, violenza. Morte. E ancora sesso, violenza, morte. E un amore istintivo e brutale. Un desiderio di fuggire da tutto questo (Mariasole). Invano. Il codice d’onore, la Bibbia e l’Inferno di Dante. Il Destino “Siamo sparati, prima o poi ci sparano a tutti quanti”. Ed un certo riscatto finale, una piccola luce di fronte alla morte “Però so’ contento, proprio vicino a te, doveva andare così, so’ contento sì, hai visto?, ho pensato pure in italiano, che sfaccimma, vafammocca a tutti quanti”.

Ho scosso la testa, ho tirato un sospiro e un po’ mi sono commosso.