Niente da fare, l'attesa è stata vana. L'ottava vibrazione, l'attesissimo nuovo romanzo di Carlo Lucarelli - sospirato dai fan dello scrittore di Mordano ormai da qualche anno - non ha nemmeno fatto in tempo a raggiungere gli scaffali delle librerie che è già stato ritirato dal commercio.
"Un evento molto grave - commenta Lucarelli, che non nasconde il suo stato d'animo, irato e perplesso - non tanto per il fatto in sé quanto perché i mandanti di questa censura sono rimasti nell'ombra".
Ma andiamo con ordine. I fatti: la settimana scorsa esce finalmente L'ottava vibrazione, già oggetto di alcune presentazioni, come quella a Bologna. È di ieri invece uno scarno comunicato stampa della casa editrice, con la quale si afferma che "per ragioni legate alla campagna elettorale, il romanzo verrà ritirato fino a data da destinarsi".
Ragioni elettorali? "Non posso fare altro che avanzare qualche ipotesi - continua Lucarelli - ma qui anche l'immaginazione dello scrittore ha i suoi limiti. Il romanzo è ambientato ai tempi della Guerra d'Etiopia... forse è vero quanto mi riferiscono certe mie conoscenze. Uno dei partiti in gara per le prossime elezioni sta pensando di dare un senso alle accise. A tutt'oggi noi continuiamo a pagare una tassa sul carburante destinata alla conquista dell'Eritrea, un balzello inserito ai tempi del Duce e poi mai rimosso. Credo che qualcuno intenda essere coerente e usare tutti quei soldi (cifre colossali, se pensiamo a tutto il carburante acquistato dagli anni '30 a oggi) per tentare una nuova guerra coloniale da parte dell'Italia. Magari cercando riscatto da un'impresa non proprio eroica. Mi dicono che tutto questo è scritto abbastanza chiaramente nei programmi elettorali di un certo partito, ma tanto chi li va mai a leggere? Certo non l'editore, che però potrebbe aver ricevuto forti pressioni in tal senso... un libro che racconta una verità scomoda, per quanto legata all'Ottocento, potrebbe mettere in crisi il prossimo governo".
I fan dello scrittore si stanno già mobilitando per ottenere l'annullamento di questa delirante forma di censura. ThrillerMagazine sostiene con forza la causa: è in corso una raccolta di firme, alla quale si può aderire lasciando un messaggio sul forum in calce al presente articolo.
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