L'espressione "film noir" è stata introdotta dalla critica francese, all'indomani della seconda guerra mondiale, quando film hollywoodiani come Il mistero del falco (di John Huston), La fiamma del peccato (di Billy Wilder), Vertigine (di Otto Preminger), La donna del ritratto e La strada scarlatta (di Fritz Lang) giungono in Europa illuminati da una luce "diversa".

Il termine noir compare infatti per la prima volta all'interno di un articolo di Nino Frank in L'Écran français, nell'estate del 1946. Nell'autunno dello stesso anno il termine ritorna in un articolo di Pierre Chartier dal titolo Les américains aussi font des film "noir" sulla rivista La Revue du cinéma. Entrambi gli autori alludono a una serie di pellicole hollywoodiane - di genere poliziesco/criminale - nella quale riscontrano una nuova tendenza comune, di natura stilistica, tematica e narrativa. Pellicole in cui si fa largo una particolare visione di inquietudine, un rilievo dell'attrazione sessuale nell'intreccio narrativo, un utilizzo significativo del racconto in prima persona e in ultima analisi un ritratto molto oscuro dell’America di quegli anni.

L'istituzione del genere è consacrata nel 1955, con la comparsa dell'opera di Raymond Borde ed Étienne Chaumeton Panorama du film noir.

Con il passare degli anni l'etichetta di "film noir" è stata applicata a una categoria di film sempre più eterogenea, sempre più spesso priva delle caratteristiche che avevano originariamente motivato quella definizione.

Per Leonardo Gandini si tratta dunque di tornare alle origini, per portare alla luce gli aspetti che fanno di un film un "noir" e la riflessione critica che fonda uno dei generi cinematografici più amati, è questo quello che fa nel volume Il film noir americano.

Ma la riflessione dell'autore non dimentica di prendere in considerazione anche i cosiddetti fenomeni del post-noir e del neo-noir.

Scrive Leonardo Gandini:

"Mentre il noir assumeva, durante gli anni '40, una posizione assai particolare, anomala e in qualche modo eversiva rispetto al cinema americano che gli era contemporaneo, gli innumerevoli omaggi di cui è stato oggetto negli ultimi tre decenni rientrano perfettamente nella logica metacinematografica e di revisione dei generi che ha segnato in profondità la produzione hollywoodiana dagli anni '70 a oggi. In questa categoria rientrano non soltanto i film nei quali il riferimento al passato viene esplicitato da un'ambientazione d'epoca – per fare solo qualche titolo, Chinatown (1974, di Roman Polanski), Hammett (1983, di Wim Wenders), L.A. Confidential (1997, di Curtis Hanson) – ma anche quelli in cui l'aggiornamento di personaggi e intreccio non è mai disgiunto dalla consapevolezza dei modelli narrativi e iconografici originali. In film come Senza via di scampo (1987, di Roger Donaldson), Rischio totale (di Peter Hyams), Il bacio della morte (1995, di Barbet Schroeder) tale consapevolezza è presente sin dal principio, nella scelta di girare il remake di un noir dell'epoca classica; in altri – ad esempio Seduzione pericolosa (1989, di Harold Becker), L'altro delitto (1991, di Kenneth Branagh), Analisi finale (1992, di Phil Joanou) – emerge dalla tendenza a riprendere e sviluppare alcuni motivi tipici del noir, come il fascino pericoloso e l'identità ambigua dei personaggi femminili, o l'idea di un tempo sospeso, compresso fra passato e futuro. Sotto questo profilo, il post-noir rappresenta senz'altro la punta di diamante, in campo cinematografico, di quel fenomeno di gioco, combinazione e cannibalizzazione delle forme e degli stili".

L'AUTORE:

Leonardo Gandini è professore associato di Storia e critica del cinema presso l'Università di Trento. Ha scritto saggi e monografie sul cinema hollywoodiano classico e contemporaneo, sulla regia cinematografica e sull’immaginario urbano nei film hollywoodiani.

L'INDICE:

I.    Il noir e la critica

II.   Il noir e la letteratura di genere

         II.1 Il mistero del falco

         II.2 La fiamma del peccato

         II.3 Addio, mia amata/L'ombra del passato

         II.4 Il grande sonno

III.  Il noir e il sogno

IV.  Spazio e tempo nel noir

V.   Post-noir e Neo-noir