Scendendo con altre migliaia di persone le scale della Torre nord del World Trade Center, Keith Neudecker riesce a mettersi in salvo pochi minuti prima del crollo. Ha i vestiti impregnati di sangue e di cenere, la faccia cosparsa di frammenti di vetro, e negli occhi immagini che non potrà mai dimenticare. All'esterno la strada ha perso il suo aspetto familiare e le cose mostrano il volto impassibile che avrebbero in un mondo privo di sguardi umani.
È l'America dell'Undici Settembre, catapultata da un giorno all'altro nel nuovo secolo e nella paura. Quel mattino Keith ritorna nella casa che ha lasciato un anno prima, da sua moglie Lianne e suo figlio Justin. Quando si presenta alla porta, sembra un uomo «fatto di fumo». Lianne lo riaccoglie in casa senza domande, perché nulla di ciò che accade intorno a loro pare avere risposta. Non ci sarebbe nemmeno motivo di provare paura, né di chiedersi cosa succederà in futuro, perché «il futuro era questo, il futuro c'è appena stato».
Don DeLillo sceglie di raccontare questo futuro seguendo due frecce del tempo. La prima converge verso l'Undici Settembre ed è la storia di Hammad e dei suoi diciotto compagni, la preparazione dell'attentato dalla Germania alla Florida, dai simulatori di volo alle cabine degli aerei. La seconda si allontana dal momento della tragedia ed è la storia di Keith e della sua famiglia.
Dentro gli aerei e dentro le torri, nel fuoco della collisione tra le due storie, confluiscono la vita dei terroristi che trascinano con sé nella morte migliaia di persone, e la vita difficile che aspetta i sopravvissuti. Keith cercherà di perdersi al tavolo da poker, Justin scruterà il cielo con un binocolo aspettando il ritorno degli aerei, e Lianne seguirà le tracce di un artista appeso a testa in giù da ponti e balconi, nella posizione di un uomo che cade, immobile, per sempre.
Il mondo devastato dell'Undici settembre, le inquiete solitudini della famiglia di un sopravvissuto al crollo delle torri e la paradossale normalità di un terrorista che si prepara al martirio: dentro le torri e dentro gli aerei che le distruggono, Don DeLillo con L'uomo che cade racconta l'America del nuovo secolo, il trauma, la paura e i rituali per esorcizzarla.
Don DeLillo è nato nel 1936 nel Bronx, da una famiglia di origine italiana. Ha esordito nel 1971 con Americana. Tra le opere pubblicate da Einaudi ricordiamo: Underworld, Libra, Body Art, Valparaiso, Cosmopolis, Mao II, La stanza bianca, Giocatori, Running dog, Rumore bianco, Love-Lies-Bleeding e I nomi.
Don DeLillo, L'uomo che cade
Einaudi, Supercoralli, 2008
Traduzione di Matteo Colombo
pp. 260
€ 17,50
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID