Se si uccide la Costituzione...
Le antologie di racconti mi sono sempre piaciute. Intanto perché se sono brutti sono anche brevi, e poi perché si può fare un confronto tra autori e stili diversi. E, a differenza del romanzo, in genere quando si iniziano a leggere si finiscono pure in una volta, senza ritornarci sopra e almanaccare su quello che è già successo. Dunque mi sono beccato La legge dei figli, una antologia di racconti curata da Sabina Marchesi e Lorenzo Trenti, Meridiano Zero 2007.
Copertina nera con pistola a tamburo che esce fuori dall’interno di un libro. Probabilmente un libro sulla Costituzione, essendo i racconti legati ai principi più importanti della nostra carta costituzionale. Sì, avete capito bene. Non sto a ripeterlo. Una idea originale e una iniziativa meritoria che ci induce a riflette su alcuni aspetti importanti della vita sociale italiana.
Questi sono racconti noir, duri, diretti, concreti. Li raccolgo velocemente insieme tanto per darvi un’idea: pronunciamento militare con dittatura - vita dura degli extracomunitari - giustizia personale - poliziotto senza regole con vittima del G8 di Genova - ancora coppia di poliziotti fuori dalla legge - il problema delle intercettazioni telefoniche - la bestialità della folla allo stadio - carriere truffaldine e meschine con tradimento e vendetta - sfruttamento del lavoro nero - il problema sociale degli handicappati - il sistema dei voti truccati alle elezioni e quello per non pagare le tasse - seguire una indagine piuttosto che un’altra da parte della magistratura - ancora sulla giustizia personale - sfruttamento della “mala” per sconfiggere una organizzazione terroristica.
Tutti temi attuali, veri, scottanti. Un po’ di artificio, alcune forzature su una iniziativa nata a tavolino ma poi passione, sentimento, coraggio e denuncia. Linguaggio incisivo che va al nocciolo della questione, dove non manca il grottesco e il paradosso. Contenuto ora doloroso, ora drammatico con qualche schiarita di luminosa speranza. In un mondo che va a catafascio una riflessione sui nostri principi costituzionali fa sempre bene.
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