A Los Angeles, durante la conferenza stampa di presentazione di John Rambo, Sylvester Stallone ha dichiarato che presto comincerà a lavorare, nel triplice ruolo di sceneggiatore, regista e attore, a un progetto ambizioso, che vuole riportare alla luce un celebre film degli anni '70: Il giustiziere della notte di Michael Winner.
Death Wish, questo il titolo originale, sarà prodotto da MGM, con la probabile partecipazione della Paramount. L'inizio delle riprese è previsto a marzo 2008. Nel frattempo, Stallone sbarcherà nelle sale italiane a febbraio con il sequel Rambo da lui diretto e interpretato.
Pur mantenendo il fulcro della trama che ruota attorno alla vendetta di un uomo, che si trasforma in giustiziere dopo l'assassinio della moglie e della figlia, Stallone cercherà di dare un taglio e un'interpretazione nuova alla vicenda. Infatti, se l'originale di Michael Winner è variamente considerato un film fascista, immorale e insopportabile, Stallone cambia la prospettiva probabilmente per evitare polemiche: il timido architetto Paul Kersy, che si scopre giustiziere in una società in cui la polizia non adempie ai suoi compiti nell'originale, è trasformato in un criminale. "Racconteró di un essere umano molto violento, un ex criminale che ha pagato il suo debito con la giustizia e che si è reintegrato nella società. Un giorno qualcosa va storto e lui torna ad essere il 'cattivo'", ha dichiarato Stallone.
E ha proseguito: "Ci sono questioni morali che in questi anni sono state poste ma non hanno ancora ricevuto risposta. L'idea di Jeff Goldblum (uno dei balordi che innescano la reazione dell'architetto liberal interpretato da Bronson nell'originale) che entra in un appartamento è un pó semplicistica, io cercheró di porre la domanda chi permette tutto ció? Me la prenderó non solo con i criminali ma con chi consente loro di scamparla".
"Penso che se fosse fatto oggi, sarebbe esplosivo - ha continuato Stallone - […] Io mi focalizzerei sugli avvocati difensori e su tutte le persone che permettono che queste tragedie accadano. Chi lo permette?[...] Ci sarà un uomo che capisce davvero il mondo della violenza. Non sarà un passivo aggressivo o uno col rimorso di coscienza, niente del genere. È già stato fatto. Si tratta di quello che succede se un lupo è diventato lupo in vestiti da pecora e adesso si riveste da lupo. Adesso quest'uomo ha un problema perché sa bene come comportarsi con quel genere di mentalità di cui una volta era prigioniero".
Stallone ha concluso dicendo: "Quindi sarà una visione diversa della storia".
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