E' possibile provare l'esperienza del sogno lucido? Ed è possibile che la ricerca di questa possa scatenare la follia omicida di un serial killer?

Sarà Stefano Mombelli, un giornalista d'assalto, a cercare di scoprire qual'è la chiave che porterà alla soluzione del caso.

Accanto a Stefano la bella Sara Abagnale e il doloroso ricordo di una storia finita.

Un viaggio tra sogno e realtà, tra le stanze di una chat e i meandri della mente umana, sul sottile confine che divide la concretezza del reale e le proiezioni della mente.

"La morte corre sul web", così cita lo strillo sulla copertina di Altravita, romanzo di esordio di Gianluca Durante, vincitore del Premio Tedeschi 2007 e perciò uscito lo scorso dicembre nella collana Il Giallo Mondadori. In realtà la rete è solo uno degli elementi di questo romanzo la cui vera caratteristica è la grande abilità dell'autore nel tenere viva l'attenzione del lettore attraverso l'utilizzo e l'alternanza di diverse componenti.

Il romanzo contiene sicuramente alcuni elementi che lo identificano con il genere giallo (un serial killer, un'indagine), ma non sono questi a fare la differenza. Il lettore si trova, infatti, coinvolto in una vicenda in cui questi si integrano perfettamente in un contesto più complesso, nel racconto di un viaggio alla ricerca di una soluzione, a cui si arriva però attraverso un percorso che va oltre quello dell'indagine.

O meglio va oltre quello dell'indagine della polizia. Perchè in realtà il protagonista fa un lungo percorso di indagine su se stesso per raggiungere delle consapevolezze, che lo porteranno alla soluzione finale.

Proprio per questo il sogno ha una componente fondamentale; pur restando infatti l'opera saldamente ancorata alla realtà, utilizza un'ambiguità di fondo che spinge il lettore a porsi delle domande e a continuare tra le righe la ricerca delle risposte. Poco importa alla fine se si è convinti di aver letto un giallo vero e proprio, quello che conta è arrivare al termine del libro con il piacere di aver avuto per le mani l'opera prima di un autore davvero promettente, che non ha vinto per caso un premio prestigioso come il Tedeschi.