Dopo Cowboy Bebop...

Shinichiro Watanabe, famoso regista d'animazione giapponese, crea e dirige una ritmata e sofisticata nuova serie in 26 episodi

Articolo di Elio Marracci

Martedì 8 gennaio 2008

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Samurai Champloo si svolge in un ipotetico Giappone medioevale, nel pieno periodo Edo, dove la giovane cameriera Fu salva dall’esecuzione il vagabondo e abile combattente Mugen e l’enigmatico rônin (samurai senza padrone) Jin.

Insieme i tre intraprenderanno un lungo viaggio alla ricerca del samurai che odora di girasoli.

Un viaggio che li porterà ad attraversare il paese e durante il quale incontreranno personaggi di ogni genere.

Come Cowboy Bebop, Samurai Champloo è caratterizzato dall’ambientazione insolita, da un plot narrativo semplice ma efficace, dallo stravagante e rissoso nucleo dei personaggi principali, e dall'ambiguo fascino dei numerosi comprimari.

Fondamentale è l'apporto espressivo della colonna sonora: questa volta il genere privilegiato è l’hip-hop, una delle passioni regista, con, fra i tanti, brani di Nujabes, produttore e DJ hip-hop giapponese, e Fat Jon. La rapidità dei movimenti e le moderne tonalità sonore sono sostenute da una messinscena schizofrenica, con un montaggio caotico, un largo uso di deformazioni delle inquadrature e di simulazione della camera a mano.