La specialità di Malcolm McDowell sullo schermo sembrano proprio essere i mostri, dall'ultraviolento Alex di Arancia meccanica di Stanley Kubrick all'assai più recente Evilenko, russo mangiatore di bambini nell'omonimo film di David Grieco. Nella realtà, Malcolm McDowell - una trentina di film all'attivo - è un cordiale signore inglese con una passione per l'Italia, dove ha girato più di una pellicola e dove viene spesso in vacanza.

Un amore ricambiato, tanto che la stampa italiana ha deciso di assegnare a lui il Nastro Europeo 2005 durante la serata di premiazione dei Nastri d'argento. Un riconoscimento andato nelle scorse edizioni ad autori come Roman Polanski e Emir Kusturica.

L'attore ha dichiarato: "E' molto bello che i miei vecchi film possano essere rigenerati attraverso l'home video e il dvd, e possano così arrivare alle nuove generazioni. Altrimenti, può darsi che col tempo sarebbero stati dimenticati e io sono molto fiero dei miei primi film, come Arancia meccanica, If... Mi capita spesso di andare nelle università americane, dove trovo dei diciottenni e scopro che tutti, ma proprio tutti, conoscono 'Arancia meccanica' da quando avevano 14 anni, è proprio un film che nessuno si può perdere, è come un rito di passaggio, un vero e proprio fenomeno. Credo che pochi film abbiano avuto questa setssa sorte e quindi mi considero molto fortunato."

"Ognuno si può scegliere i propri mostri, se io dovessi interpretare il presidente Bush non lo interpreterei certo come un mostro, farei vedere un marito fedele e devoto, un buon cristiano e mi augurerei che chi scrive la sceneggiatura mostrasse l'ironia che c'è dietro questa situazione. Io di mostri ne ho interpretati parecchi, l'ultimo è stato Evilenko, ma ci dev'essere in ognuno di questi almeno un elemento di umanità che lo renda accessibile al pubblico, se fai vedere un personaggio orrendo che non ha niente a cui il pubblico si possa agganciare, la storia non può funzionare."Tra gli altri Nastri d'Argento, da segnalare anche i premi ricevuti dallo splendido noir italiano Le conseguenze dell'amore: Miglior attore protagonista (Toni Servillo), Miglior attore non protagonista (Raffaele Pisu), Miglior soggetto e Migliore fotografia.