C’è un assassino spietato che si aggira lungo le strade di Firenze e le dolci campagne della Toscana. Un assassino che vuole giocare con il Gatto, così è soprannominato il commissario Michele Ferrara, l’investigatore chiamato a risolvere una scia di delitti in prima apparenza slegati tra loro ma che recano nascosto un enigma. Sarà il commissario, chiamato direttamente in causa dall’assassino, a dover risolvere il rompicapo prima che la partita a Scarabeo si riveli mortale proprio per lui.
Michele Giuttari è persona nota agli appassionati di gialli e noir italiani. Capo della Squadra Mobile di Firenze dal 1995 al 2003 è stato lui a riesaminare tutti i delitti del Mostro di Firenze ed arrivare a scoprire i complici di Pacciani e a rivelare all’opinione pubblica la drammatica storia dei compagni di merenda, storia e indagini descritte nel libro scritto a quattro mani con Carlo Lucarelli Compagni di sangue. Scarabeo è il suo esordio nella narrativa.
Scarabeo è un buon romanzo e Giuttari un buon narratore. La trama si snoda e si insinua attraverso i vicoli di una cupa Firenze, le campagne solari, i borghi di pietra e mattoni della Toscana fino a penetrare nelle stanze più buie di ville e monasteri nascosti fra i boschi. La narrazione è lucida, attenta anche nei momenti più crudi e tesi del romanzo. Giuttari è un poliziotto, questo si sente ed è positivo perché il suo libro non parla come i freddi verbali delle forze dell’ordine ma invece ci permette di dare uno sguardo dall’interno e di vedere come funziona realmente un’indagine, senza mai perdere di vista che di finzione si tratta e che il commissario Ferrara, come dice lo stesso autore nelle avvertenze del libro, non è Michele Giuttari ma qualcuno che gli assomiglia...
Consigli per la lettura. Un agriturismo o una camera d’albergo in qualche borgo ed un buon vino rosso toscano è scontato che aiutino la lettura ma forse ancora meglio una vera e propria visita nei luoghi del romanzo, specialmente al Museo della Tortura di San Gimignano...
Piacerà a chi ama le storie solide e ben costruite, a chi non apprezza gli investigatori supereroi e dalle intuizioni troppo facili e... a chi rabbrividisce quando si trova da solo in un vicolo dei nostri centri storici o nelle grandi ville signorili che riposano silenziose nelle nostre campagne.
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