Marco Buticchi è un autore italiano, maestro della narrativa avventurosa che Corrado Augias ha definito Il Ken Follett italiano. In questi giorni il suo nome è di nuovo negli scaffali delle “novita” delle librerie con il suo nuovo romanzo dal titolo Il vento dei demoni.
L’autore nato nel 1957 a La Spezia, si laurea nel 1982 e per vari anni lavora per una multinazionale. Lavoro che lo porta a girare il mondo (Africa, Medio Oriente, Europa e Stati Uniti), ma la sua passione di sempre è scrivere e così rientra in Italia e si da alla scrittura ma il suo primo romanzo se lo deve stampare e distribuire a proprie spese con il solo aiuto della moglie. Ma è un successo e le mille copie vengono vendute in poco tempo. La stessa storia si ripete con un secondo romanzo finché un suo romanzo viene accettato dalla Longanesi e nel 1997 esce il suo primo lavoro: Le pietre della Luna nella collana I maestri dell’avventura. Risultato: un grande successo che si ripete nel 1998 con Menorah e da quel momento ogni suo romanzo viene accolto dai lettori sempre con grande favore.
Come è stato giustamente detto questo autore ha una scrittura piacevole, alla quale imprime un ritmo a perdifiato che non può non entusiasmare il lettore.
In questo romanzo, ritroviamo due personaggi già noti ai lettori: Sara Terracini, storica e restauratrice e Oswald Breil. Ma come al solito nei romanzi di Buticchi il mistero si snoda tra passato e presente, mescolando abilmente realtà storica e finzione narrativa.
La vicenda ruota attorno a una pietra misteriosa, che si dice scagliata da Dio, il lettore sarà portato a spasso per il tempo e per lo spazio partendo dai clan dell’età dei metalli, con vari passaggi, fino al periodo nazista e all’attuale fondamentalismo islamico
Ecco la "quarta":
Un fantasma si aggira per la Storia, una pietra scagliata da Dio nella notte dei tempi, portatrice di morte per chiunque vi si avvicini. Una pietra maledetta, cardine di una travolgente avventura che si snoda lungo misteri lontani secoli.
Tutto ha inizio in un villaggio dell’Età dei Metalli, dove due tribù dalle consuetudini diversissime entrano in conflitto per il controllo della Pietra Sacra, nascosta in una grotta nota solo al re e sacerdote di uno dei clan. Molto tempo dopo, nella Linguadoca del Duecento, una mappa segreta che porta a una caverna nei pressi di un antico castello sarà il motivo delle avventure di un giovane musico, sullo sfondo delle guerre pontificie contro l’eresia catara. E in quello stesso posto, agli inizi degli anni ‘30 del Novecento, arriva un personaggio ambiguo, il tedesco Otto Rahn, che in virtù delle sue ricerche occulte entrerà in contatto con lo stato maggiore nazista. Ma la pietra rimbalza nelle brame degli uomini di potere fino ai giorni nostri, dove è oggetto di desiderio nei luoghi in cui spira il vento dei demoni...
Ed è proprio sullo scenario odierno che riappaiono due personaggi cari al lettore di Buticchi: Oswald Breil e Sara Terracini, la cui solida amicizia potrebbe subire un’inaspettata svolta.
Una storia in cui idealismo e ideologia, passioni assolute e sensuali, alchimia e fondamentalismo s’intrecciano nel ritmo incalzante di un romanzo capace ancora una volta di regalare grandi emozioni.
Il vento dei demoni di Marco Buticchi (2007, Longanesi, collana La Gaja Scienza 859, pag. 584, euro 19,60) - ISBN 978-88-304-2498-2
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