E' la voce francese di Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo e molti altri famosi autori italiani.
Ora, dopo i primi due romanzi, torna in libreria con In fondo agli occhi del gatto. Si tratta di Serge Quadruppani, che torna sugli scaffali delle librerie italiane con un romanzo giallo edito da Marsilio.
Michel e Emile: due uomini, due vite parallele, che pare non si incontraranno mai. Michel è un disoccupato che si trova coinvolto, suo malgrado, in una serie di fatti sanguinosi che colpiscono persone a lui vicine. Emile è, invece, una voce misteriosa. Un uomo dai molti segreti, che conduce una vita bizzarra agli occhi degli altri, oscura e riservata, circondata da gatti e oche.
E mentre Michel cerca di salvarsi da un'accusa di duplice omicidio, Emile lo aspetta per portare a termine il suo piano.
L'autore è abile nel condurre una narrazione a due voci, in un alternarsi di ritmi, punti di vista, avvenimenti concitati e momenti di riflessione. Forse il finale è facilmente intuibile da un certo punto in avanti, soprattutto per un lettore avvezzo al genere. Questo non penalizza comunque la tensione narrativa, sorretta dall'autore con una costruzione solida e coerente.
Al di là comunque della trama quello che conta è, come dice Andrea Camilleri nella prefazione "il punto di vista, rasoterra, del gatto", punto di vista assolutamente personale, che, in un cento senso, fonde entrambi quelli dei personaggi.
Il testo è forse penalizzato da una traduzione poco fluida e a tratti desueta, per avere una reale percezione dello stile dell'autore il testo dovrebbe essere letto in lingua originale.
Nel complesso un romanzo valido e interessante, che conferma le già note capacità di narratore di Serge Quadruppani.
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