Lungo la via Emilia, esistenze comuni, quasi normali, fino al delitto. Mirella ha un marito che frequenta le prostitute che stazionano nei pressi del suo casolare. Nicola, che da piccolo ha spiato spesso i genitori mentre facevano sesso nei campi o nella stalla, è un inguaribile guardone. Natascia è una spregiudicata ragazza ucraina. Da bambina, dopo la tragedia di Chernobyl, ha trascorso lunghi periodi presso una famiglia di Ravenna. Da grande ha deciso di fare molti soldi, e subito. Filippo è il marito di Mirella e uno degli allocchi caduti nella rete di Natascia. Francesco è un ex bambino obeso, ossessionato dal cibo. Patrizia è una ragazza colta che ha scelto consapevolmente l’eroina. Mirco è un giovane sensibile che, dopo il suicidio del padre, una mattina esce di casa e non vi fa più ritorno. Queste storie si intrecciano e si confrontano, in un gioco a incastri, formando il quadro di una Padania disillusa, disperata e gretta.
Questo in sintesi è quanto ci offre Cuori di Nebbia, il nuovo romanzo di Licia Giaquinto, in uscita questo mese nella collana Tempora di Dario Flaccovio Editore.
L'autrice è nata in Irpinia, dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza.
Laureata in lingue, si è trasferita a Parigi dove ha vissuto facendo diversi lavori. Oggi vive fra Bologna e Amalfi. Ha pubblicato Fa così anche il lupo (Feltrinelli), E’ successo così (Theoria), Terre Rare e le raccolte L’Osceno teatrino, La foce del sonno, L’amantide, I Tarocchi, Angeli e fiumi. Per il teatro ha scritto alcuni testi, tra cui Margherita da Cortona, La confessione, La notte, rappresentati da diverse compagnie. Ha partecipato alle antologie Enokiller e Chocokiller (Morganti).
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