Andrea Brandelli è un detective privato. Così almeno recita la targhetta dorata appesa alla porta del suo studio. E' specializzato in pedinamenti, appostamenti e storie di corna. Una storia finita alle spalle con una donna di cui è ancora innamorato. E un nuovo caso da affrontare: il dottor Mario Arcadio, infatti, lo assume per proteggerlo da un periocolo da cui si sente minacciato. Per una volta Brandelli, come ama essere chiamato, non si trova davanti alla solita moglie tradita o al solito marito geloso, ma a un multinazionale e ai suoi giochi di potere.
Questo e molto altro è Milano A. Brandelli, opera prima di Andrea Ferrari, definita un noir cittadino, dalle tinte sfaccettate e multiformi.
Nel titolo di quet'opera sono racchiusi i due elementi davvero importanti e incisivi del romanzo: Brandelli e Milano.
Mentre la trama, infatti, risulta un po' debole e prevedibile, soprattutto agli occhi di un lettore esperto, e passa, perciò, in secondo piano, il protagonista e la sua partner bucano la pagina con le proprie figure.
Milano non rappresenta solo l'ambientazione della vicenda. Milano è un'amica fidata, una madre consolatrice, un'amante focosa e una compagna sempre presente. E' bella Milano in queste pagine, lontana dagli stereotipi di grigiore, nebbia e pioggia con cui è spesso raffigurata. E, pur essendo una Milano novembrina, bagnata dalle piogge e afflitta dal traffico, trasmette emozioni e colori, lontani da quelli a lei troppe volte associati.
Brandelli è l'uomo che ama questa città. Un giovane uomo normale e, forse, proprio per questo, sempre incazzato. Impatanato in una storia ormai chiusa da tempo, in un lavoro che non lo appassiona; imprigionato nelle mura del suo studio/abitazione e nelle proprie abitudini, che si lascia travolgere da una storia che gli cambierà la vita.
Nonostante tutto, però, Brandelli è un personaggio positivo, che suscita affetto e qualche sorriso divertito e un po' canzonatorio. Trasuda dalle pagine il bel rapporto che l'autore ha costruito con la sua creatura: Andrea Ferarri, segue, guida, vigila su Brandelli, lo commenta con benevoli rimproveri e lo avvicina, così nahce ai lettori.
Milano A. Brandelli, in sintesi, è un buon romanzo, adatto soprattutto a tutti coloro che troppo spesso guardano al capoluogo lombardo solo come una metropoli piena di smog, freddo e traffico.
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