"Ogni tanto l'ho fatto. Ho preso coraggio e mi sono guardato allo specchio. Ho cercato la faccia dell'eroe. Ma non l'ho trovata. Mai. Non ho la faccia dell'eroe, io. Ho quella del cane randagio. Un maledetto cane randagio pronto a combattere" con queste parole Fabio Paoletti, alias Fakkio, ci introduce nel suo mondo attraverso il suo sito www.fakkio.it. In questo suo angolo ritagliato nella grande ragnatela di internet ci racconta in maniera scanzonatoria la sua vita e la sua scrittura. Il racconto che pubblichiamo su ThrillerMagazine raccoglie in sé sia la suspense del thriller che la malinconia del noir. Il personaggio principale rimane nella memoria del lettore fermentando una leggera inquietudine. E' una poesia amara. Una cruda e triste poesia. Che parla di morti facili e di vite difficili da vivere. Della morte della carne e della morte del sentimento. Ci spiega Fabio stesso nella sua biografia allegata qui sotto che non si preoccupa di essere etichettato come scrittore noir o horror. Aggiungiamo noi che il confine tra i generi è sempre molto sottile, ma l'importante è regalare emozioni a chi legge.
(Mauro Smocovich)
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