“Alla fin fine, ammazzare mia madre mi è venuto facile. La demenza, via via che scende, ha un modo tutto suo di rivelare la sostanza della persona che ne è affetta. La sostanza di mia madre era marcia come l’acqua stagnante in fondo a un vaso di fiori vecchi di settimane. Quando mio padre la conobbe era bellissima, e ancora capace d’amare quando divenni la loro figlia tardiva. Ma quando quel giorno alzò gli occhi a guardarmi, questo non contava più niente”.
Alice Sebold, autrice di Amabili resti, si fa riconoscere fin dalle prime righe di La quasi luna.
"Un thriller esistenziale che mozza il fiato, ma anche una grandiosa ricostruzione della sinfonia di affetti e di tragedie che è la vita famigliare."
Alice Sebold è nata nel 1963. Nel 1999 ha pubblicato Lucky (Edizioni E/O, 2003), un libro di ricordi sullo stupro subito nel 1981, quando studiava all’Università di Syracuse, nello stato di New York. Nel 2002 ha pubblicato Amabili resti, un successo editoriale senza precedenti per un romanzo d’esordio. Attualmente vive in California con il marito, lo scrittore Glen David Gold.
Alice Sebold
La quasi luna
Traduzione dall’inglese di Claudia Valeria Letizia
E/O collana Dal mondo
pp. 320
euro 17,00
In libreria il 16 ottobre
* * *
Quando il terrorista Oliver Zureck viene ferito a morte in uno scontro a fuoco con la polizia, scoppia uno scandalo politico. La versione ufficiale sulla sua morte - si parla di suicidio - non coincide con le dichiarazioni dei testimoni oculari.
Il padre di Oliver non ha fiducia nelle autorità e vuole a tutti i costi scoprire la verità sulla morte del figlio. Lui, un ex preside di liceo che vive insieme alla moglie nelle vicinanze di Wiesbaden e che non aveva mai apprezzato l’orientamento politico e le scelte di vita del figlio, vuole soltanto avere giustizia. Alla fine comprenderà i motivi che hanno spinto Oliver alla clandestinità e aprirà gli occhi sulla tragica verità di quel giorno funesto.
In questo romanzo Hein rivisita la vicenda drammatica di Wolfgang Grams, membro della RAF, morto nel 1993, in uno scontro a fuoco con la polizia, in circostanze dubbie e mai completamente chiarite.
Christoph Hein è nato nel 1944 a Heizendorf – adesso in territorio polacco – ed è cresciuto in una cittadina della Sassonia. Fino al 1961 ha studiato a Berlino ovest, ma dalla costruzione del Muro è tornato a vivere a Berlino est, dove ha fatto l’operaio, il cameriere, il libraio, l’attore, il giornalista e l’assistente alla regia di Benno Besson alla Volksbühne. Dal 1967 al 1971 ha studiato filosofia a Lipsia e a Berlino, poi è stato drammaturgo – ha scritto testi teatrali per la Volksbühne – e autore di libri per ragazzi. Nel 1982 ha ricevuto il prestigioso premio letterario «Heinrich Mann». Attualmente vive a Berlino.
Christoph Hein
Nella sua infanzia, un giardino
Traduzione dal tedesco di Marianna Massimello
E/O collana Dal mondo
pp. 244
euro 16,50
In libreria il 19 ottobre
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