I Kai Zen sono un collettivo letterario nato nel 2003 (un "ensemble narrativo", o se volete una punk band che produce storie invece che musica). I suoi membri sono Jadel Andreetto, Bruno Fiorini, Guglielmo Pispisa, Aldo Soliani. Dopo diversi esperimenti di scrittura condivisa approdano con questo La strategia dell'ariete all'esordio del romanzo vero e proprio, pubblicato nientemeno che dalla prestigiosa collana Strade blu di Mondadori.
Il libro è una cavalcata tra diversi decenni di storia del Novecento - con alcune puntate anche nell'antico Egitto e in altre epoche - all'inseguimento del mistero che sta dietro ad Al-Hàrith, chiamato anche Ariete o Respiro di Seth. I secoli e i millenni dell'uomo sono stati infatti attraversati da quest'ombra potente e pericolosa - demone? spora? virus? - in grado di soggiogare le menti. E, come ricorda l'efficace "strillo" in copertina: "chi incontra il demone muore; chi non muore diventa schiavo; chi non diventa schiavo diffonderà il demone".
C'è poco spazio per la redenzione in questo romanzo davvero corale, che mescola luoghi ed epoche differenti in un mosaico di personaggi e situazioni: si passa dalla Shangai degli anni Venti, dove incontriamo il professor Hofstadter e il suo servo Shanfeng sullo sfondo dell'avvento del partito comunista, a uno sperduto laboratorio nella giungla amazzonica al termine della Seconda Guerra Mondiale, fino agli USA del maccartismo dove facciamo la conoscenza di una società segreta disposta anche a mettersi contro la CIA pur di raggiungere i propri loschi scopi. Ma del resto, La strategia dell'ariete è una storia in cui è difficile distinguere i buoni e i cattivi.
Nel romanzo predomina quello che Alessandro Bergonzoni chiama "l'effetto catastico" (sic), ossia una struttura narrativa fatta per accumulo progressivo di fatti, luoghi, persone, eventi e ideologie: non dunque una miniatura cesellata nei più piccoli dettagli, bensì una costruzione che trae la sua forza, statura e solidità dal numero di elementi che vanno progressivamente a sommarsi nel quadro complessivo, pagina dopo pagina. Un po' come una carrellata di memorabilia storiche provenienti da varie epoche del passato, su ognuna delle quali grava l'ombra scura e luciferina del Respiro di Seth. Oltre a questa particolare struttura si avvertono inoltre chiare ascendenze riconducibili ai Wu Ming (per la cura della ricerca storica) e a Valerio Evangelisti (per l'avventuroso e paratattico intersecarsi di piani temporali).
Una buona prova d'esordio per i Kai Zen, dunque, che dal canto loro hanno in testa un'idea di narrativa molto chiara e soprattutto "aperta": sul sito ufficiale del romanzo è infatti possibile contribuire alla mitologia dell'Ariete aggiungendo nuovo materiale narrativo collaterale.
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