Marcello Fois (Memoria del vuoto, Einaudi), Paolo Roversi (La mano sinistra del diavolo, Mursia), Katia Ferri (La promessa Zonza Editori) sono i finalisti dell’edizione 2007 del Premio Camaiore di Letteratura Gialla.
Li hanno scelti, rispettivamente, le tre giurie – librai, giornalisti e tecnici – di un premio presentato questa mattina in Regione Toscana dall’assessore regionale a Bilancio e Finanze, Giuseppe Bertolucci e da Manuela Clerici, direttore generale della Fondazione “Città di Camaiore”. Presente anche Giampaolo Simi, consulente tecnico del premio.
"Adesso – ha spiegato quest’ultimo – i volumi saranno consegnati all’ultima giuria: quella popolare, formata da trenta cittadini estratti a sorte, nel Comune, da un elenco di giurati”. Dopo una presentazione nei giorni di Ferragosto sulla passeggiata del Lido, il primo settembre votazione finale nell’urna con tanto di scrutinio thriller in diretta.
Si saprà allora, sul palco del teatro dell’Olivo, chi avrà vinto la quarta edizione di “un premio giovane ma già affermato e con una apprezzabile scelta verso la qualità”, come ha detto l’assessore Giuseppe Bertolucci motivando il patrocinio della Regione.
"Nato nel 2003, il premio – ha aggiunto Manuela Clerici - è riservato a opere di genere noir, thriller e poliziesco: un genere che appassiona un numero sempre crescente di lettori di ogni età e ceto sociale.
Negli ultimi dieci anni le vendite sono quintuplicate con una presenza di autori italiani passata dal 7 al 28%. L’anno scorso, su 1.193 titoli usciti, 502 erano di autori italiani: il 48% del mercato con un incremento del 25% rispetto al 2005".
La scorsa edizione del Premio è stata vinta da Alessandro Perissinotto, con Una piccola storia ignobile. Per la prima volta nella storia del “Camaiore” c’è una finalista: Katia Ferri, giornalista e saggista ma anche docente di comunicazione all’Università di Pavia e autrice di una dozzina di saggi su risparmio e assicurazioni.
Anche Paolo Roversi è un giornalista: lavora nel campo dell’informazione tecnologica. Marcello Fois, il terzo finalista, scrive testi anche in campo teatrale, radiofonico e per la fiction televisiva.
PREMIO CAMAIORE LETTERATURA GIALLA 2007 - QUARTA EDIZIONE
Le prime tre si sono tenute nel 2003, nel 2004 e nel 2006.
Dal 2002 l’estate di Camaiore di tinge di giallo e di noir. “Caffè Noir” è
infatti il titolo di una rassegna di incontri serali a cui hanno
partecipato scrittori, giornalisti, politici, magistrati e poliziotti tra
i quali Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Luigi Bernardi, Oliviero
Diliberto, Leonardo Gori, Daniele Brolli, Maurizio Matrone. Si è parlato
non solo di libri, film e fumetti gialli, ma anche di temi di attualità
come la giustizia, la sicurezza, il disagio sociale.
Dopo l’esperienza di Caffè Noir, l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Camaiore ha deciso di dare vita nel 2003 a un premio di narrativa
riservato a polizieschi, thriller e noir italiani. La formula ha istituito
tre giurie indipendenti di librai, critici e giornalisti, e ha previsto
che ogni anno fra i tre finalisti ci fosse almeno un’opera prima. Per
scegliere il vincitore assoluto, invece, il Comune ha istituito una Giuria
Popolare di trenta lettori. La prima edizione ha visto vincere Giancarlo
De Cataldo con Romanzo Criminale (Einaudi) in un testa a testa con Io
uccido di Giorgio Faletti, edito da Baldini e Castoldi. A battezzare
l’esordio del Premio di Narrativa Gialla Camaiore, sul palco del Teatro
dell’Olivo abbiamo quindi avuto due autori che avrebbero letteralmente
dominato la scena editoriale dei mesi successivi.
La seconda edizione, nel 2004, è invece andata a Gianrico Carofiglio con A occhi chiusi, la sua seconda opera per Sellerio, prima della consacrazione definitiva e del passaggio a Rizzoli con Il passato è una terra straniera.” A consegnargli il premio, l’ospite d’onore della serata, il direttore del TG2 Mauro Mazza. Il filo del giallo si è dipanato nel 2005 con gli incontri serali di Caffè Noir, sul lungomare di Lido di Camaiore. L’estate del 2005 è stata dedicata a una rassegna di incontri con giovani scrittori di noir che avevano come compito semplicemente quello di affabulare, di raccontare ‘dal vivo’ una storia di suspense, che tenesse l’uditorio sulle spine fino all’ultimo minuto. Hanno partecipato Andrea Cotti, Enzo Carabba, Livio Macchi.
La terza edizione, nel 2006, ha visto primeggiare Alessandro Perissinotto con “Una piccola storia ignobile” (Rizzoli).
La serata finale si è svolta al Teatro dell’Olivo di Camaiore, brillantemente condotta da Claudio Sottili. Perissinotto è stato votato dalla giuria popolare presente in sala. Trenta voti in diretta con un finale al cardiopalma.
Ecco la classifica finale: 10 voti a Alessandro Perissinotto con Una piccola storia ignobile (Rizzoli). 9 voti a Leonardo Gori con L’angelo del fango (Rizzoli), 8 voti a Gianni Biondillo Con la morte nel cuore (Guanda), 3 voti a Robinia Blues di Valter Binaghi - Dario Flaccovio Editore.
Consulente dell’Assessorato alla Cultura e coordinatore degli incontri è lo scrittore Giampaolo Simi.
Il premio letteratura gialla Camaiore dal 2007 viene organizzato dalla Fondazione Città di Camaiore.
La serata finale è in programma sabato 1 settembre alle ore 21 al Teatro dell’Olivo.
Il premio di letteratura gialla Camaiore è nato come una ricognizione a 360° sulla produzione dei generi thriller, noir e poliziesco nel nostro paese. Per questo, si è dato una struttura articolata che prevede tre giurie del tutto indipendenti: una di critici e giornalisti, una di librai
e una tecnica. I componenti delle prime due vengono invitati a stilare na graduatoria dei cinque romanzi gialli migliori pubblicati in Italia nel periodo del bando. Dai loro voti emergono i primi due finalisti. La giuria tecnica, invece, è riservata alle opere prime. In questa sezione, le case editrici sono invitate a partecipare sottoponendo i libri di autori esordienti al giudizio della Giuria. In questo modo, pensiamo di salvaguardare uno spazio importante per gli autori che si affacciano sul panorama editoriale per la prima volta e per le case editrici più piccole.
I tre finalisti vengono poi “sottoposti” al giudizio di una giuria popolare di trenta persone, con tanto di scrutinio-thriller in diretta, la sera della finale, sul palco del Teatro dell’Olivo.
Il meccanismo ha fino a oggi permesso al Premio di mantenere un profilo di indipendenza e di alta qualità delle scelte, senza però dimenticare la radice popolare del genere giallo.
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