Palermo torna a essere protagonista nel quarto romanzo di Valentina Gebbia.
La piazza del Borgo Vecchio è il teatro di un cruento delitto avvenuto durante la movimentata notte cittadina: un uomo è stato dilaniato con una motosega elettrica sotto lo sguardo di un misterioso spettatore. Terio, trascinato controvoglia nella vicenda, e la straripante sorella Fana, assumono l’incarico dell’indagine per odio-amore di vicinato, visto che del delitto è stato accusato il marito dell’onnipresente vicina di casa, la signora Provvidenza. Palermo, città cosmopolita dalle mille anime e dai mille problemi irrisolti, è un brulicare di umanità indigena, straniera, variegata e variopinta. Su di essa si muove l’occhio tenero, ma per nulla condiscendente, dell’autrice che, pur non abbandonando mai la vena ironica che caratterizza il suo registro e che, a tratti, si rivela esilarante, denuncia senza remore le tante magagne che schiacciano una delle città più suggestive del pianeta.
Valentina Gebbia è nata a Palermo nel 1958. Ha lavorato come conduttrice radiofonica e, dopo la laurea in giurisprudenza, è stata bancaria per nove anni e ha svolto molte altre professioni. La prima avventura dei fratelli Terio e Fana Mangiaracina è A qualcuno piace il Caldo (Edizioni Leopardi, 1999), cui sono seguiti Estate di San Martino (2003) e Per un crine di cavallo (2005), entrambi pubblicati dalle Edizioni E/O.
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