novità luglio
Quattro amici della provincia napoletana. Una strada dolorosa che conduce al carcere. Un percorso di violenza e distruzione tragica dei rapporti umani. La perdita della possibilità di essere diversi, di sfuggire a un destino che pare scritto da sempre. Un romanzo autobiografico, un viaggio stupefacente nella terra del crimine. Ciro, il protagonista, è il leader del gruppo; diciannovenne, lavora da sempre a nero, conduce una vita difficile e pericolosa, nel mezzo della criminalità. Ama Rosita, che rappresenta per lui un'opportunità diversa da quel mondo degradato e privo di occasioni di riscatto. Vinicio è instabile, provocatorio, infantile, deviato fino al patologico. Gaetano fa parte di una famiglia che con la camorra ha rapporti diretti. Domingo è il "cittadino": vissuto a lungo a Napoli, appartenente a una ricca famiglia, potrebbe riscattarsi grazie alla sua condizione agiata, ma si rivelerà troppo debole per sfuggire a un cammino di delinquenza che avrà esiti tragici. Quattro amici, quattro modi diversi di arrivare alla perdizione. È possibile fuggire dal "recinto dei porci"?
Andrea Simeone è nato a Napoli nel 1975. Lì ha vissuto fino all'età di quindici anni, poi si è trasferito a Somma Vesuviana, dove ha conosciuto il "frastuono dei motorini, la frutta rubata dagli alberi, i discorsi sul sesso e la mascolinità, le urla dai balconi, l'ostilità fra paesi, i litigi, la violenza…". Il recinto dei porci è il suo primo romanzo. Oltre che di scrittura narrativa (e di informatica, la sua professione), si occupa di fotografia, sua grande passione e impegno.
novità settembre
Un gruppo di ragazzi in una piccola cittadina dell'Alto Adige dove non succede mai niente. L'unica via d'uscita è ubriacarsi fino a non rimanere in piedi, drogarsi fino a non capire più niente, mettere in gioco la propria vita come fosse nulla, qualcosa che non ha valore né importanza. Un affresco della più buia provincia italiana, quella di cui non si parla mai o raramente sui giornali o in televisione, chiusa in valli inaccessibili.
Giacomo Sartori è nato a Trento nel 1958. Attualmente vive e lavora a Parigi. Ha pubblicato, per Il Saggiatore, la raccolta di racconti Di solito mi telefona il giorno prima (1996) e il romanzo Tritolo (1999), tradotto in francese dall'editore 18/10. Con Sironi ha pubblicato Anatomia della battaglia (2005).
uscita posticipata a ottobre
"L'accumulazione parossistica d'odio ed efferatezza, la tenerezza nascosta di un'umanità in letargo. Virgili non è da leggere ma da iniettare".(Roberto Saviano)
Quattro anni fa Pequod pubblicava La distruzione di Dante Virgili, libro che Mondadori aveva già editato nel 1970. Un romanzo in lode al nazismo, un'opera estrema, difficile, controversa, l'unico testo dichiaratamente hitleriano della letteratura italiana. Oggi Pequod ripete la sfida pubblicando l'inedito Metodo della sopravvivenza, il secondo romanzo di Virgili che insieme a un terzo mai scritto avrebbe dovuto comporre un'ideale trilogia. Un romanzo che nel 1991 scatenò il braccio di ferro tra chi era favorevole e chi contrario alla pubblicazione. L'anno successivo Virgili morì e il suo Metodo della sopravvivenza non fu mai pubblicato. Sulle vicende editoriali di questo libro Antonio Franchini fa una lucida ricostruzione nel portentoso Cronaca della fine, edito da Marsilio. Il Metodo della sopravvivenza è un sabba di violenza e nichilismo, il libro più terribile e visionario di Virgili.
Dante Virgili è nato a Bologna nel 1928 ed è morto a Milano nel 1992. Dopo aver lavorato presso la Fondazione Garzanti di Forlì, si è trasferito a Milano, dove ha lavorato nell'editoria. Ha pubblicato per lo più romanzi western, libri di avventure e gialli.
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