Giunto a quota tre, Saw III schiera di nuovo dietro la macchina da presa Darren Lynn Bousman, regista del primo episodio. Sostituendo alla velocità segnalata dal contachilometri (vedi Speed…) la brachicardia di Jigsaw/Enigmista (Tobin Bell), stavolta parte della narrazione si concentra sui problemi di salute dell’Enigmista stesso, che dopo aver molto preso (dalle sue vittime…) decide stavolta di offrire parte della sua calotta cranica alla platea che tra il raccapriccio e l’indifferenza assiste all’operazione chirurgica su di lui effettuata da parte di una sventurata dottoressa che munita di regolare collare esplosivo non può permettersi il minimo errore visto che al decesso del suo feroce paziente seguirebbe anche il suo. Storia parallela è quella del marito della dottoressa che in un altro settore del lager allestito dall’Enigmista si confronta con tutti coloro che, in misura maggiore o minore, hanno avuto a che fare con la morte del figlioletto, finendo col decidere della vita o della morte di ciascuno. Frutto, ovviamente, del successo del primo (e in misura minore del secondo…), l’episodio attuale è più che mai a rischio di déjà-vù, visto che smentirsi vorrebbe dire perdere una larga fetta di appassionati. Non resta allora che prepararsi al solito florilegio di torture, tutte sproporzionate, tutte efferate, tutte sulla stessa barca che galleggia sull’oceano di un’unica intenzione, quella cioè decisa ad amplificare l’obsoleto schema predatore-preda con una manciata di moralismo (tutte le vittime di Jigsaw hanno più o meno qualcosa da farsi perdonare…) degno di una divinità pagana, e due manciate di conflitto tipo “è preferibile finire spappolati da un collare esplosivo o tentare di recuperare la chiave che apre il collare posta sul fondo di una vasca d’acido? È meglio strapparsi uno a uno una dozzina di piercing, o aspettare che il collare esploda? Siccome non c’è verso che qualcosa diventi quello che non può diventare (per limiti culturali, commerciali), Saw III è in fin dei conti un gioco sadico di grana grossa (che sembra fina…), alla lunga noioso e infine pronto a replicarsi per la quarta volta (scommettiamo…?). Distribuzione 01, cioè RAI… Curioso no?