Il buio, un vortice, e poi la luce. Nathan Clark si sveglia a un funerale. Il suo. Alla rabbia e al rifiuto subentra la rassegnazione: è morto. Sì, ma come? Le sue domande cadono nel vuoto. Ma una spiegazione ci dev'essere. Suo padre Frank, fervente cattolico, non diceva sempre che il mondo - la vita e la morte - erano governati da un ordine divino? A Nathan invece sfugge il senso di tutto. Non gli rimane che ascoltare e osservare. Nota subito qualcosa di strano: intorno alla sua tomba vede la moglie Cheryl, la figlia Gina, il figlio Luke e il padre Frank. Ma ci sono due volti che non riconosce: un uomo e una donna. Chi sono? Cosa ci fanno al suo funerale? Seguendo la famiglia verso casa, Nathan si rende conto che, avvicinandosi alle persone, può leggere i loro pensieri: sofferenze, sogni, illusioni. È doloroso (sì, i morti possono provare dolore). Anche gli oggetti assumono una dimensione diversa nell'aldilà: un libro, una collana, un vestito sono tutte porte aperte su un passato dimenticato. Così Nathan, vagando per la casa, comincia lentamente a ricomporre il puzzle della propria esistenza: lo stupro e l'uccisione della figlia più piccola Lois, la graduale disgregazione della sua famiglia e finalmente il mistero della sua morte. Ma il suo destino, infine, dipenderà da quella porta di casa sua che non aveva mai visto prima e dietro la quale si nasconde un terribile segreto…
Glen Duncan, nato nel 1965 in Inghilterra da una famiglia angloindiana, è considerato dalla critica uno dei migliori autori della sua generazione. Divide il suo tempo tra Londra e New York. Morte di un uomo qualunque è il suo quinto romanzo.
Glen Duncan, Morte di un uomo qualunque
Fazi, Le strade, 2007
pp. 256
ISBN 978-88-8112-752-8
€ 16
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