Rari sono i casi in il titolo è come un punto, in cui si condensa un romanzo intero. Questo è uno di quelli. Per il protagonista de L’ accordatore di destini di Salvio Formisano il ritornello comincia sempre così: “con una donna o un uomo che vengono a confessarsi. Si mettono a nudo, si liberano. È impressionante il modo in cui si aprono e ti raccontano la loro vita, gli aspetti più intimi. Non c’è bisogno di fare troppe domande, vanno avanti da soli, a ruota libera.” E perché dal bisogno di parlare, far sapere a qualcuno le proprie sofferenze, attendono una chiave che risolva i propri problemi e li salvi.
L’accordatore di destini, se operasse in tempo, scongiurerebbe i disastri degli incontri sbagliati. Perché alla fine, quello che decide nella nostra vita, sono gli incontri. Ed invece, egli agisce, pedina, fa la posta, per conto di mogli tradite per noia, trascurate da mariti violenti o distratti, o rose dal tarlo del dubbio del tradimento. Oppure perché ingaggiato da mariti gelosi, ossessionati da comportamenti anomali della consorte. In una Napoli assolata, gremita di vita e brusio, egli si muove e si camuffa il protagonista, assoldato da una agenzia investigativa privata; e dopo uno, due, tre casi comincia a credere di poter intervenire sulla vite di cui raccoglie indizi e prove compromettenti. Un chiaro ribaltamento di ruoli: intervenire per “sbloccare” situazioni compromesse e coprire con indizi semi-veritieri situazioni destinate al fallimento. Come un Deus ex-machina, modifica la volontà del presente per salvare la vittima e affondare il carnefice. Un gioco eccitante, pericoloso, spinto fino alle condizioni estreme, secondo un processo irreversibile, può però rivelarsi fatale anche per chi lo attua.
Con una prosa scarna ed efficace, Salvio Formisano confeziona un’opera prima accattivante, densa di sfumature e intesse una storia tenera e amara nel contempo, permeata da una sensazione di vaghezza, sospensione. Lucidissima è l’analisi della identità umana che “non è qualcosa che si possiede: cambia, si forma e si trasforma passando attraverso le cose. Siamo quello che facciamo, la vita che viviamo, quello che ci capita. O quello che ci facciamo capitare.”
Salvio Formisano è stato rappresentante di commercio, tecnico aeronautico, produttore cinematografico, finché ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Ha all'attivo diversi soggetti e sceneggiature per il cinema.
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