Nel titolo, però, non comparirà nessun Miguel catalano in luogo di un Michele siculo: il romanzo si intitolerà Un muerto y medio e verrà pubblicato da Roca Editorial.
Gery Palazzotto sarà anche ospite della terza edizione di Bcnegra, manifestazione europea sul noir e sarà protagonista di un incontro sul giallo siciliano alla Biblioteca Barceloneta-La Fraternitat, sabato 10 febbraio.
Abbiamo sentito lo scrittore-giornalista sicialiano, la cui ultima apprizione editoriale è Giù dalla rupe (Flaccovio), mentre preparava la valigia.
Prima di tutto: finalmente arrivano le prime traduzioni all'estero.
Punto d'arrivo o punto di partenza? Voglio dire, cambierà la tua
scrittura (che sappiamo essere molto legata alla Sicilia), diventerà diversa pensando ai lettori fuori confine?
La traduzione all’estero è per me motivo d’orgoglio. E’ come se il romanzo che hai scritto vivesse una nuova vita, con nuova carta, nuove mani che lo accarezzano, nuovi occhi che spiano dentro. E poi è anche un’emozione trovare lettori che hanno diverse provenienze culturali. Con la mia traduttrice, Patricia Orts, abbiamo lavorato in simbiosi per rendere la scrittura appetibile agli spagnoli, lasciando le costruzioni linguistiche praticamente intatte. Non potrei mai cambiare stile per un problema di mercato perché lo stile è parte integrante di un’opera.
Palermo-Barcellona. Ci sta in mezzo il Mediterraneo. Ti senti di
appartenere al noir mediterraneo di Izzo?
In realtà non mi sento di essere un alfiere del noir. Scrivo le storie che mi vengono in testa. Il pubblico conosce prevalentemente i casi dell’ispettore Porzio, il che non mi dà assolutamente fastidio! Ma ho lavorato a racconti che nulla hanno a che fare col giallo. Se tu mi chiedessi qual è il genere che mi va più a genio, ti risponderei che è quello “ad incastro”. Mi piacciono le storie che hanno meccanismi compositi e anche un po’ complessi. Gialli, noir, ma anche storie d’amore, perché no?
Approfitterai della trasferta per un pellegrinaggio sui luoghi di
Pepe Carvalho?
Ma certo! Pensa che a Barcellona le manifestazioni di Bcnegra iniziano con l’assegnazione del premio Pepe Carvalho.
Cosa c'è in fondo alla "rupe"? Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Ho appena terminato un racconto per una raccolta insieme con Giacomo Cacciatore e Valentina Gebbia che sarà pubblicata tra un paio di mesi e di cui –spero - sentirete parlare perché è un progetto molto originale. Sto scrivendo un romanzo che non ha Porzio come protagonista e sto leggendo molte cose interessanti.
Giù alla rupe, per quanto mi riguarda, c’è solo un libro appassionato o onesto.
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