La prima edizione di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, di Carlo Emilio Gadda risale al 1957, periodo dell'immediato dopoguerra e si impone nel giro di breve nel panorama letterario italiano coem un'opera originale e a tratti anomala.

Va così a ritagliarsi uno spazio specifico e una collocazione particolare per le sue caratteristiche peculiari legate sia alla trama, ma soprattutto allo stile dell'autore caratterizzato da una ricchezza lessicale e espressiva, dalla scelta di parole sature di significato, di umori, di echi gergali o dialettali.

A quasi cinquant'anni da quella prima edizione il romanzo di Gadda è tutt'ora moderno e attuale e resta un punto di riferimento pe ri lettori, soprattutto per gli amanti del giallo.

Per questo la casa editrice Garzanti ne propone una nuova edizione, nella collana Nuova Biblioteca Garzanti, a cura di Giorgio Pinotti.

Roma durante il fascismo. Il commissario di polizia don Ciccio Ingravallo è incaricato di svolgere un'inchiesta su un furto di gioielli avvenuto al 219 di via Merulana, una via popolare nel cuore di un vecchio quartiere. Nella  casa abitano due amici del commissario: i coniugi Balducci, dai quali è solito andare a pranzo nei giorni festivi. Per lo scapolo don Ciccio Liliana Balducci è l'incarnazione della dolcezza e della purezza femminile. Un mattino, Liliana viene selvaggiamente assassinata nel suo appartamento: il furto dei gioielli e l'assassinio sono opera di una stessa persona? Da questi episodi prende il via il romanzo gaddiano, che, apparso in Letteratura nell'immediato dopoguerra, fu scritto a Firenze nel ricordo di un lontano soggiorno nella capitale (1926-27). Basandosi su un reale fatto di sangue, Gadda costruisce un intrigo poliziesco che gioca su un duplice registro: può essere letto, infatti, come eco del mondo e come bricolage letterario.

Carlo Emilio Gadda

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

A cura di Giorgio Pinotti

Presentazione di Piero Gelli

pagine 278 

Euro 16,00

collana: Nuova Biblioteca Garzanti