"Una razza forte scaccerà le deboli, perché lo slancio vitale, nella sua forma definitiva, abbatterà le assurde barriere della cosiddetta umanità degli individui in favore di un'umanità della Natura, la quale distrugge il debole per dare il suo posto al forte."
(MEIN KAMPF - Adolf Hitler)
L'auto procedeva a strappi sulla strada polverosa. Una fossa, un sasso, un dosso. Il veicolo barcollava e rompeva i pensieri, mentre le ruote dell'auto sobbalzavano sulla ghiaia. L'abitacolo ondeggiava all'ansimare del motore e scuoteva lo stomaco dei passeggeri. Le lamiere vibravano, i vetri parevano sul punto di esplodere.
Le due figure in nero sedute sul sedile posteriore viaggiavano rigide verso Buchenwald, con i bottoni delle divise che le costringevano in su, fino al collo, quasi strozzando il respiro e facendo stridere i pensieri.
L'autista strabuzzava gli occhi nella notte e cercava di non ascoltare le loro parole, tutto preso dalla guida accidentata.
"Noi non abbiamo nulla da temere, siamo medici. I nostri esperimenti li conduciamo in nome della scienza, e la scienza non è solo tedesca, ma di tutti i popoli!"
La divisa scura non rifletteva la poca luce che filtrava dall'esterno. Solo un rapido bagliore saettò un momento sul monocolo dell'SS-Oberführer e rimbalzò sulla visiera del cappello nero.
Al suo fianco l'SS-Hauptsturmführer non riusciva a contenersi: "Ma lo sa che Schinken ha avuto la faccia tosta di dire che è meglio non somministrare l'acridina a stomaco vuoto?"
"Sì, per evitare il vomito, dice lui. Ma cosa ne sa lui! cerca di darsi un contegno... l'indice di mortalità tra i suoi pazienti è così elevato. Non mi preoccupo per quelle bestie, è che non sta provando nulla con i suoi esperimenti!"
"Ha ragione. Schinken ha anche provato l'associazione dell'acridina con l'arsenico pur di arrivare a qualcosa. non è così che salverà le nostre truppe al fronte."
"Se è per questo, afferma di aver trovato il metodo più sicuro e meno costoso per infettare i prigionieri: iniettare direttamente il sangue infetto. Che trovata! Io lo faccio da tempo ad Auschwitz! E' solo un Obersturmführer, cosa crede? E' un incompetente. Sta perdendo tempo a Buchenwald, ha anche chiesto altro materiale umano per stabilire i giusti dosaggi. "
"Ach, mi permetta di dire che su questo non ha tutti i torti, chiede dei tedeschi, pervertiti, criminali, ma tedeschi! non riesce ad ottenere altro che zingari. Come può dimostrare qualcosa senza lavorare sul sangue tedesco?"
"Ma cosa crede? che ci si metta a selezionare i prigionieri a seconda delle sue esigenze? avanza sempre più richieste... e lo fa per via segreta. Crede che non lo si venga a sapere? Glielo vado a risolvere io il tifo petecchiale! Gli esperimenti che fa non porteranno a nulla, non ha pazienza, appena gli si presenta un caso un po' difficile se ne sbarazza iniettando dosi mortali di morfina. Crede che la morfina si possa sprecare così? c'è la benzina, c'è l'acqua ossigenata o anche semplicemente l'aria. Ad Auschwitz abbiamo superato queste stupidaggini da tempo, iniettiamo il fenolo intracardiaco. Ma se proprio non ce la fa ad eliminare i suoi problemi. li mandi da noi, ci pensiamo noi a gasarli. Non lo sopporto! Quando lavorava sull'effetto dei sulfamidici." ansimò un poco, ma solo un poco "sulle lesioni cancrenose. Non aveva capito nulla! Solo dopo una mia ispezione si è giunti a qualche risultato. Sono andato in ispezione. in ispezione." all'SS-Hauptsturmführer parve di vedere una goccia di sudore sulla tempia dell'SS-Oberführer "E mi ha fatto trovare qualche mammella in cancrena, poche sacche di pus, qualche brandello di carne. Erano solo punture di insetto, per me erano solo punture di insetto, glielo ho urlato in faccia, punture di insetto! a confronto. oh mein gott!. Quello che subiscono i nostri soldati al fronte. I nostri eroici soldati rimangono con le loro ferite nel fango per ore prima di venire soccorsi, incredibile! lui che fa? mi guarda perplesso e mi risponde che non ci aveva pensato! la ferita la pratichiamo profonda, mi dice, col bisturi. non ci ho visto più! col BISTURI! un deficiente! Ma perché usate il bisturi? gli urlo in faccia, un colpo di pistola è un colpo di pistola! Ho sparato io a uno di quei subumani, e gli ho spiegato, all'incapace, che bisogna infettare con la terra! con stoffa sporca, vetro, segatura, schegge di legno! Glielo ho dovuto spiegare io, merda! Glielo ho spiegato io, scheisse!"
"Lasci perdere," intervenne l'SS-Hauptsturmführer "non è il caso di alterarsi troppo, mi permetta. Mi permetta di dirle, davvero, che forse non sa che Schinken... è il pupillo di Schwein."
L'SS-Oberführer tacque all'improvviso, un piccolo colpo di tosse gli piegò il colletto di qualche centimetro, si aggiustò nervoso il monocolo. "Non lo sapeva?" insistette l'SS-Hauptsturmführer.
"Ach, no, non sapevo. In questo caso."
"Piuttosto, senta questa: lo sa che si è infettato anche lui?"
"Anche lui?"
"Sì, tifo esantematico."
"Davvero?" L'SS-Oberführer girò un poco la testa e si portò le dita al monocolo. Nell'aggiustarselo fece una smorfia che all'SS-Hauptsturmführer sembrò un sorriso.
"Pare che si sia infettato accidentalmente. ora giace febbricitante nel suo letto," proseguì fino a vedergli increspare leggermente le pieghe dell'occhio, "con il corpo ricoperto di tante macchioline emorragiche." qualcosa scintillò nel monocolo "se lo immagina lei?"
L'SS-Oberführer guardò qualche secondo ancora l'SS-Hauptsturmführer, poi si rimise dritto a guardare davanti e tirando su il petto esclamò soddisfatto: "Ach, almeno a qualcosa è riuscito l'indomabile Schinken!"
L'auto era finalmente giunta ai cancelli di Buchenwald e stava rallentando la corsa.
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