Un giovane aspirante magistrato ossessionato dalla verità, svolge praticantato in una cittadina del sud Italia. Tentando di imparare "il mestiere della giustizia" dal vecchio procuratore capo, il giovane si trova a seguire un torbido caso di omicidio: un uomo viene accoltellato 38 volte in un negozio di articoli sacri. Di fronte agli inquirenti si staglia una bizzarra galleria di possibili colpevoli: la proprietaria del negozio, vedova allegra con due figlie pigramente adolescenti, un farmacista filippino con una moglie ninfomane, l'amante gay della vittima, palestrato dall'animo sensibile, tre giovani prostitute dall'attività incessante, una vecchia pazza farneticante e un vecchio barbone dal cappello floscio.
In questo caos, il protagonista subisce inoltre continue intromissioni dalla compagna, non ancora e forse mai moglie, curiosa di sapere i retroscena e i particolari delle indagini. Da queste lunghe ed estenuanti telefonate emerge un rapporto compromesso da paure, mancanza di fiducia, inconciliabili e diverse aspettative future.
Così nel romanzo Il correttore di Elisabetta Liguori, edito dalla Pequod nella collana Happy Hour, l'omicidio e le indagini si rivelano un escamotage per raccontare le vite dei protagonisti, del mondo che sta loro intorno, del loro modo di viverlo e vederlo.
Esiste la verità? La verità di un giovane e integerrimo uomo, di una donna sterile e curiosa, di un vecchio magistrato stufo della vita, di un mondo quanto più oscuro e assurdo: c'è una verità al fondo di tutto questo?
Elisabetta Liguori è nata nel 1968 a Lecce dove lavora presso il Tribunale dei Minori. Collabora a riviste di poesia e letteratura tra cui Nuovi argomenti. Ha pubblicato il romanzo Il credito dell'imbianchino (Argo, 2004).
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