"Il mondo è un posto strano. Ed è una fortuna, altrimenti non avrei niente di cui scrivere."
Possiamo confermarvi che Ne succedono anche di più strane nell'universo di Kelly Link, visionaria ed effervescente trentenne americana. Una dimensione popolata di simboli, sensazioni e atmosfere che si rimbalzano a vicenda, come i "link" (una allusione fortuita?) di una batteria di specchi. Basta sfogliare le prime pagine di questa antologia di racconti per restare travolti, e piacevolmente sopresi, dai personaggi bizzarri e surreali che si dimenano in un mondo che sfuma e si confonde con quello dei sogni. Personaggi che evocano quelli delle favole antiche e moderne (dalla Regina delle Nevi a Rosaspina) e si sovrappongono a suggestioni della letteratura di fantascienza (alla Philip Dick) e alla cronaca (come episodi della mitica epopea della Conquista del West). Figure come il professore morto che, da una imprecisata spiaggia tropicale, spedisce lettere alla moglie di cui non rammenta più il nome. O come la babysitter, che svela ai bambini di essere un fantasma. C'è poi un giovane bibliotecario che si innamora di una fanciulla, il cui padre intaglia nasi di legno. E una ragazza che viaggia all'inferno, in metropolitana, per ritrovare il fidanzato morto durante una lezione di volo. C'è la moglie di un ex-dittatore che abita nel museo che ospita le scarpe sottratte alle vittime del marito. E c'è Louise che cerca in un violoncello il fantasma dell'amica Louise, sua omonima, la quale si era innamorata di otto violoncellisti, uno di seguito all'altro. E c'è la Piccola Investigatrice, sgusciata dalla classica saga poliziesca alla Nancy Drew per adolescenti americani. Il tutto condito da un garbato umorismo, un senso di perdita costante (dimenticanza del nome e della propria identità) e da un linguaggio vorticoso, dove occhieggiano scossoni e storpiature che ci spiazzano e trascinano in bilico, come funamboli sospesi su una corda. O di fronte a pertugi inusitati.
"Pensate agli inferi..." esordisce Kelly Link nel prendere per mano la Piccola Investigatrice; "pensate agli inferi come al fondo del vostro armadio a muro, dietro a tutte quelle file di vestiti appesi, che non vi mettete più. Le cose finiscono lì, in fondo, e vengono dimenticate. Gli inferi sono pieni di cose che avete dimenticato. Se solo ve ne ricordaste, vi verrebbe voglia di riprenderne alcune..." E di botole che, repentine, si spalancano sotto i piedi è denso il nostro universo quotidiano.
Kelly Link vive e lavora nel North Carolina. Dirige con il marito la Small Beer Press, casa editrice indipendente da lei stessa fondata e specializzata nella pubblicazione di racconti. Con Ne succedono anche di più strane ha ricevuto menzioni e vinto il World Fantasy Award. Titolare di un originalissimo sito web (www.kellylink.net), Kelly Link ha anche vinto un «giro del mondo gratis», rispondendo alla domanda «Perché volete fare il giro del mondo?», «Perché non ci si può passare dentro».
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