A Treviso impazza la vicenda della misteriosa avvocatessa che ha dimenticato la sexy agenda nel Tribunale di Treviso. In cui sono riportati nomi e cognomi e prestazioni sessuali avuti con colleghi, oppure commercialisti o imprenditori di Treviso. E così la città trema perchè questi nomi sono sulla bocca di tutti.

Il passa parola è avvenuto a velocità supersonica. E il Tribunale si è tinto di rosa anche perchè molti degli incontri sessuali sono avvenuti all'interno della struttura trevigiana. In città si respira un'aria di amarcord e sembra di essere ritornati ai tempi di "Signore & Signori" il film di Germi che riscosse un successo clamloroso mettendo a nudo una città cattolica e peccaminosa. Ora salta fuori che l'avvocatessa si era resa portagonista di un analogo incidente di percorso, chiamiamolo così, cinque anni fa quando dimenticò anche allora un'altra agenda hard. E siccome la giovane avvocatessa veste di rosso, occhiali, maglietta, minigonna, scarpe con tacchi a spillo, è proprio il caso di dire che "Il diavolo veste l'avvocatessa". E così via alla caccia grossa nel tentativo di individuarla. Diverse avvocatesse giovani e belle sono state prese di mira ma erroneamente. Tempestate di telefonate hanno negato di essere la peccatrice che tutti cercano e che vorrebbero vedere in faccia. Anche se non mancano le battute esilaranti tra avvocati all'interno del Tribunale: "Caro collega io ho preso otto e tu quattro. Ma non ti vantavi di essere il Casanova trevigiano? Invece hai fatto cilecca. Sei scarso". Eh, si perchè la misteriosa avvocatessa dava dei voti ai suoi partner che andavano da 3 a dieci. "Questo vale nove e va riciclato. Questo vale cinque, insufficiente, da scartare". Ma chi sarà questo diavolo di avvocatessa che veste Prada. Tutta in rosso.