Partiamo dal titolo: Lezioni di cattiveria. Pochi dubbi che si tratti di un libro di "buoni sentimenti".

Passiamo all'autore (nel nostro caso risponde al nome di Paola Alberti). Di lei sappiamo che:

a) organizza cene con delitto;

b) occulta il cagnolino in una borsa e lo costringe a sopportare la compagnia di giornalisti e scrittori;

c) possiede un catafalco matrimoniale contornato da fiamme infernali, con un copriletto ignifugo;

d) è fiera della sua collezione di oltre 300 gufi;

e) vanta una conoscenza enciclopedica nel settore dei veleni;

f) ha condotto una rubrica televisiva dal titolo “La Cattiva Bambina”.

Che cosa aspettarsi, quindi, da questo libro? Una raccolta di "cattiveria" soffusa e distillata in tante storie. Nelle quali la misura oscilla fra le due/tre pagine, la narrazione ha il respiro di chi scopre e rabbrividisce per l’improvviso turning point, o giro di boa, che rovescia le carte in tavola. Il protagonista (o i protagonisti) appaiono, si profilano e poi salutano il lettore, che vorrebbe trattenersi ancora con loro, perché vi si è affezionato, per quello strano incantamento che l’Alberti riesce a creare, con pochissime e accorte pennellate. Che scivolano dall’atmosfera gotica (come in Nero liquido catrame, in cui si diverte a saltellare fra il Medioevo, decade 1420-1430, e il presente) al registro grottesco (quando la scrittrice tratteggia il ritratto di un killer anemico, oppure ambienta una storia al “Pronto Soccorso – Inferno”, popolato da angeli di nichel). Con gusto “noirissimo”, l’Alberti rivisita classici come “Le nebbie di Avalon” di Marion Zimmer e “Via col vento”, conduce per mano nel santuario pucciniano di Torre del Lago e spalanca una porta sul precipizio dell’ignoto con la raccolta di racconti “Messaggi degli angeli”, che vede protagonista Carmela Cinquemani, pranoterapeuta, sensitiva e psicologa. “Una donna”, come sostiene Luca Crovi nell’introduzione, “capace di vedere oltre la pura apparenza, un’investigatrice speciale capace di muoversi in un territorio melmoso come quello dell’occulto.”

In conclusione, se le pagine del libro non trasudano curaro oppure non celano un qualche scorpione… perché non inoltrarsi oltre la porta?

Paola Alberti è giornalista e vive a Pisa. Presidentessa del Premio Europa, riservato ai racconti gialli e noir al femminile, ha pubblicato storie raccolte in varie antologie.