Andrés Trapiello, con il suo Gli amici del delitto perfetto, è il vincitore del premio cinese per "Il miglior romanzo straniero del XXI secolo", come è stato annunciato dall'Ambasciata spagnola di Pechino. Il romanzo che aveva vinto in patria l'importante Premio Nadal, è vedutissimo in tutte le librerie della Cina. Il premio è stato anche assegnato all'inglese Monica Ali, al francese Patrick Modiano e al tedesco Christoph Peters.
“È stata la vita a fare giustizia, Paco. Per questo si chiama giustizia poetica, perché nasce dalla vita e perché è l’unica giustizia che uno può aspettarsi, quando ormai non è più possibile l’altra, quella a cui ogni uomo ha diritto, quella che mio padre non ha avuto”.
È la vita o la letteratura a ristabilire più credibilmente la verità e la giustizia? Meritatamente insignito del prestigioso premio Nadal, Andrés Trapiello affronta la questione in una sorta di romanzo poliziesco d’impegno civile, un po’ nei toni di Sciascia.
In un caffè madrileno si radunano regolarmente gli Amici del Delitto Perfetto, appassionati giallisti che, sotto lo pseudonimo dei loro detectives favoriti, analizzano le caratteristiche di crimini e criminali, tra letteratura e vita vissuta. A simboleggiare questo intreccio tra fiction e realtà sono soprattutto due amici del gruppo: il commissario di polizia Lorenzo, detto Maigret, e lo scrittore di gialli Paco, detto Sam Spade. L’uso alternato del nome proprio e dello pseudonimo non è mai casuale, nel romanzo: Trapiello se ne serve come chiave di lettura per segnalare, durante l’azione, l’irrompere delle emozioni nel controllato contesto della razionalità. I ritratti un po’ caricaturali degli amici del circolo conferiscono l’elemento grottesco che serve all’autore per rapportarsi al suo grande modello, il Don Chisciotte di Cervantes, che maschera con l’umorismo la lucida accusa alla crisi dei tempi. Infatti nel romanzo di Trapiello la trama gialla è solo un pretesto per mettere in scena una riflessione morale e politica. L’azione si svolge nel 1981, quando un tentativo di colpo di stato militare mise la Spagna di fronte alle ferite ancora aperte e infette della guerra civile e del franchismo. “Non sopporto neanche un grammo in più di guerra civile – si sfoga a un certo punto Maigret - Ne ho fin sopra i capelli di quarant’anni di franchismo e di Franco. Non sopporto di sentir parlare dei vinti per altri quarant’anni, dopo che per altrettanti ci siamo sorbiti le manfrine dei vincitori. E sopporto ancor meno i furbacchioni che sostengono che la guerra civile non è stata civile bensì incivile, e che non l’ha vinta nessuno, l’ha semplicemente persa la Spagna, senza distinzioni di parte”.
Il colpo di spugna imposto dalle regole della politica non piace a Trapiello, che nel romanzo fa fare una brutta fine a un poliziotto corrotto dal truce passato: Maigret e Spade conducono un’indagine separata, giungendo a verità complementari. “Eri convinto che i romanzi vadano cercati nella vita, Paco, ma credo sia vero il contrario: è la vita che va cercata nei romanzi”.
Gli amici del delitto perfetto di Andrés Trapiello
Traduzione di Roberta Bovaia
316 pag., Euro 16,00 – Edizioni Neri Pozza (I narratori delle tavole)
ISBN: 88-545-0005-4
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